Da oggi scatta il blocco delle chiamate commerciali provenienti dall'estero e che utilizzano finte numerazioni italiane per ingannare gli utenti. E stato stabilito da una delibera dell’Autorità delle Comunicazioni (Agcom). Si tratta dei nuovi filtri anti-spoofing imposti agli operatori: una misura contro l’utilizzo illecito di numeri camuffati per ingannare gli utenti e spingerli a rispondere. Lo spoofing telefonico è una tecnica usata per mascherare il vero numero del chiamante, facendo apparire numeri apparentemente affidabili. Dal 19 novembre il blocco sarà esteso anche alle chiamate da rete mobile italiana. “Il fenomeno del telemarketing si avvale anche di questi trucchi per stipulare contratti di telefonia, energetici ed anche immobiliari – afferma Vincenzo Donvito Maxia, presidente Aduc -. Telefonate che perseguitano gli utenti durante tutta la giornata, anche in orari improbabili per i rapporti commerciali (ora di cena, per esempio). Utenti che quasi sempre si sono iscritti anche nel cosiddetto ‘Registro delle opposizioni’ per non avere sollecitazioni commerciali, o che non hanno dato consenso quando a suo tempo hanno stipulato un contratto. Dopo decenni che questi fenomeni di ‘criminalità commerciale’ vanno avanti, con la complicità di aziende e istituzioni, siamo convinti che solo il divieto di telemarketing potrebbe essere una soluzione. Ogni volta che si trova un metodo per cercare di contenerlo, i nostri ‘criminali’ lo aggirano e ne trovano un altro. La stipula di questi contratti è bene che sia possibile solo in presenza o online. Soluzione che allo stato è difficile per ostruzionismo economico e politico. Le aziende del settore non lo vogliono perché significherebbe tagliare buona parte del proprio business. Il legislatore dovrebbe inimicarsi i boss di questo business. Aduc ha provato a stabilire rapporti con alcuni legislatori per presentare proposte in materia, ma siamo stati presi in giro (anche con notevole perdita di tempo) o ignorati”. (19 ago - red)
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