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direttore Paolo Pagliaro

UCRAINA, FOTI: ESERCITO
DI DIFESA ILLIMITATO

UCRAINA, FOTI: ESERCITO <BR> DI DIFESA ILLIMITATO

“Per la prima volta Trump dice che la sua amministrazione è pronta a difendere Kyiv, per la prima volta quello che sembrava impensabile, far sedere Putin al tavolo, si è realizzato. Ogni paese deciderà se inviare truppe e cosa intende per difesa. Non ci sono solo uomini sul campo. Difesa significa cibernetica e scudi aerei. La cosa certa è che l'Occidente ha ritrovato la sua unità. L'Europa sta rispondendo, non è più marginalizzata e aggiungo che terrà alta la tensione sulla Russia, non taglierà le sanzioni. La pace non è più impossibile da realizzare". Lo afferma Tommaso Foti, il ministro degli Affari Europei, in una intervista a Il Foglio. Lo chiamano "lodo Meloni", la possibilità di estendere all'Ucraina l'articolo 5 della Nato e per il ministro Foti è la prova che può nascere l'Europa della solidarietà che, spiega, "non può essere solo spirituale" ossia avere una difesa con “forti forze armate senza limitazioni di dimensioni”. "Trump ha ribadito il supporto alle garanzie modellate sull'articolo 5 Nato, ma la principale garanzia è assicurare che l'Ucraina non venga mai più aggredita e che nessuno metta limiti alle sue forze armate, né alla sua dimensione, né ai sistemi di armamento, né limitazioni sul sostegno che potrà ricevere da paesi terzi. E c'è un'altra questione che come governo ci sta a cuore, quella dei bambini ucraini rapiti delle forze russe che va risolta al più presto”. Quindi precisa: "L'eventuale invio di soldati ai confini ucraini sarebbe successivo, ovvero dopo la garanzia di una pace raggiunta". Su un eventuale ingresso dell'Ucraina nell'Unione Europea poi afferma: "Il popolo ucraino potrà, se vorrà, dare vigore, in libere elezioni, alle forze politiche che desiderano un rapido ingresso dell'Ucraina nell'Unione Europea, al netto delle procedure e dell'iter in corso" e "mi piace usare al posto di allargamento la parola ricongiungimento, ma, sia chiaro, non voglio forzare i tempi". E conclude: “Dire che l'Europa abbia leccato i piedi a Trump lo trovo quantomeno originale tanto più da movimenti come il M5s che mi sembra stia passando dal Trump amato, quello di Giuseppi, a Putin". (20 ago - red)

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