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Mostre, la fotografa Paola Agosti fa tappa a Lisbona

Mostre, la fotografa Paola Agosti fa tappa a Lisbona

Venerdì 22 agosto 2025, alle ore 18:30, presso PIENA – libri persone visioni, la libreria italiana di Lisbona, si terrà un incontro con la fotografa Paola Agosti in occasione della presentazione del catalogo della mostra “Venham mais cinco. O olhar estrangeiro sobre a revolução portuguesa (1974-1975)”, curato da Sérgio Tréfaut e pubblicato da Faux e Edições Tinta-da-china.

 

L’iniziativa è organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, a conclusione della mostra inaugurata lo scorso 23 maggio che raccoglie 200 immagini in grande formato realizzate da alcuni tra i più importanti fotoreporter internazionali, testimoni della Rivoluzione dei Garofani e del processo di decolonizzazione portoghese tra il 1974 e il 1975. Uno sguardo esterno, quello degli stranieri, che oggi si rivela essenziale per restituire complessità e profondità visiva a uno dei capitoli cruciali della storia europea del Novecento. Un patrimonio rimasto inaccessibile in Portogallo per 50 anni, restituito al pubblico in un’operazione di recupero storico e culturale.

 

Tra gli "sguardi stranieri sulla rivoluzione portoghese", come recita il sottotitolo della mostra collettiva, sono presenti sette fotografie di Paola Agosti che nel pomeriggio di sabato 23 agosto accompagnerà il pubblico in una visita guidata all’esposizione, offrendo uno sguardo personale e inedito sulla sua esperienza e sulle immagini in mostra. Scatti intensi e vibranti, capaci di restituire la dimensione umana e collettiva di un passaggio storico che ha attraversato piazze, volti e aspirazioni di un intero popolo.

 

Nata nel 1947 a Torino, Paola Agosti ha iniziato nel 1969 la sua attività di fotografa indipendente, che l’ha portata a compiere viaggi in Europa, Sud America, Stati Uniti e Africa. Ha incontrato e fotografato leader politici, uomini di cultura e artisti di fama internazionale, con particolare attenzione ai volti e alle vicende del mondo femminile.

 

Ha documentato la fine della civiltà contadina del Piemonte più povero, le storie dell’emigrazione piemontese in Argentina e i grandi protagonisti della cultura europea del Novecento, realizzando numerosi volumi e mostre su questi temi.

Dal 1976 ad oggi ha pubblicato molti libri fotografici e ha esposto le sue opere – alcune delle quali fanno parte di collezioni museali permanenti – in Italia e all’estero.

Negli ultimi anni ha inoltre curato diversi volumi dedicati alla memoria familiare: storie individuali che diventano Storia. Altri suoi progetti hanno dato voce a una generazione di piemontesi illustri che ha lasciato un’impronta profonda nella cultura della cosiddetta “Italia civile”. (BIG ITALY PO red Gil)

(© 9Colonne - citare la fonte)