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Gli effetti psicologici sul vino secondo De Amicis

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

Gli effetti psicologici sul vino secondo De Amicis

Con ironia e pungente acume, il grande intellettuale ligure di nascita e piemontese di adozione Edmondo De Amicis traccia sapientemente nel volume dal titolo “Gli effetti psicologici del vino” (Edizioni Estemporanee) “un’idea della varietà degli effetti del vino” e i profili dei bevitori di questo nettare, tratteggiando con pennellate godibili i vizi, le debolezze e le (non necessariamente poche) virtù delle maschere umane dell’epoca che così tanto somigliano – o addirittura sono identiche – a quelle di oggi, senza tralasciare gli effetti dell’alcool sulle diverse età dei bevitori, sulla loro estrazione sociale, sul loro lavoro. Ne scaturisce un testo vivace, godibile in ogni sua parte, geniale in molti passaggi, capace di mettere in luce l’innata ironia di uno dei più grandi scrittori italiani. “Il modo di De Amicis di affrontare il tema del vino, testimonia la sua capacità di essere al passo con i tempi, di saper leggere la sua contemporaneità senza rimanere schiacciato da condizionamenti, schematismi o pregiudizi, di saper riflettere sull’uomo senza la pretesa di ridurlo a concezioni consolidate e rassicuranti, di saperlo cogliere nel suo essere reale, accettando che le debolezze e le fragilità siano parte della sua natura, al pari di quel raziocinio che convenzionalmente si riteneva ne facesse un essere speciale per l’intero universo”. (Ugo Mancini)

"La lezione di Don Camillo": Guareschi genio del '900, da valorizzare anche a scuola

"Un genio del '900, Giovannino Guareschi, che ha saputo riproporre dei valori fondamentali, di cui ancora oggi si sente l'esigenza e la mancanza". Così Gaetana Russo, deputata Fratelli d'Italia, che ha promosso alla Camera la presentazione del libro "La lezione di don Camillo. In dialogo con Cristo" di Egidio Bandini. "Nel dialogo con Cristo, in questa spiritualità accentuata, noi ritroviamo - aggiunge la parlamentare - la figura del parroco che sa stare tra la gente, che si pone domande, che sa consolare e che ci rende simpatico persino un comunista come Peppone. Qui sta la grandezza di Guareschi nel commentare il nostro tempo, attento conoscitore e commentatore del costume politico e sociale italiano del secolo scorso, a cui secondo noi l'Italia deve tanto e sono contento che con questa iniziativa si sia tornati a parlare di lui. Mi auguro che in occasione dell'anniversario del 2028, in cui festeggeremo i 120 anni dalla nascita e i 60 dalla morte, ci sia la degna celebrazione di un intellettuale del secolo scorso che ha pagato sulla propria pelle la libertà delle proprie idee, e al quale dobbiamo tantissimo". "Oggi - conclude - abbiamo appreso che soltanto in un'antologia scolastica si cita Guareschi, una cosa che ci impegna come politica a fare molto di più valorizzare una figura straordinaria, che non si capisce perché sia stato tanto bistrattato negli anni".

“O Caso Moro” di Sciascia Arriva in Brasile In una nuova edizione

O Caso Moro, il libro di Leonardo Sciascia che ricostruisce la vicenda del rapimento e della morte dell’ex primo ministro italiano Aldo Moro per mano delle Brigate Rosse, è stato pubblicato in Brasile da Editorial Mundaréu. L’edizione portoghese de L'affaire Moro – uscito in Italia nel 1978 - è stata tradotta da Federico Carotti. Il testo narra i 55 giorni di prigionia di Moro e l’impatto che la sua morte ebbe sull’Italia e sulla storia nazionale. La narrazione si concentra sui fatti, sulle indagini, sulle responsabilità statali e sulla memoria collettiva che ne è derivata. L’edizione brasiliana offre al pubblico lusofono la possibilità di conoscere un documento storico-letterario centrale del Novecento italiano.

“Medjugorje: Il Verdetto Del Papa”, Paganelli a un anno dal Nulla Osta

“Il 19 settembre 2025: esattamente un anno fa la Santa Sede attribuiva lo storico Nulla Osta ai frutti di Medjugorje. L’esperienza di fede, maturata nel noto santuario dell’Erzegovina, è diventata così un patrimonio spirituale di tutta la Chiesa Cattolica. Nessuno esclude ora il possibile riconoscimento futuro, da parte del Pontefice, della soprannaturalità delle apparizioni, definite ancora “presunte” dal Vaticano, della Regina della Pace testimoniate dai sei veggenti dal 24 giugno 1981”. Lo scrive, su Facebook, il giornalista e scrittore Marco Paganelli, presentando il suo nuovo libro sull’argomento. Il titolo dell’opera, pubblicata dalle edizioni Segno, è: “Medjugorje: il verdetto del Papa”. Sottotitolo: “La Chiesa entra nei dieci segreti”. Il testo contiene una intervista ad Andrea Tornielli, direttore editoriale del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede. Il volume riporta anche delle rivelazioni di un’alta fonte d’Oltretevere in merito agli interventi, del successore di Pietro, dopo il pronunciamento positivo della Commissione Ruini rispetto alle mariofanie dei primi giorni.

URBS, la storia della città di Roma

Il libro URBS, Storia della città di Roma dalle origini ad Augusto, di Alexandre Grandazzi, edito da Agorà & Co. rappresenta una pietra miliare negli studi sull'antica Roma la cui storia, nonostante secoli di ricerche, resta ancora da scoprire interamente, riservando spesso nuove sorprese. Ma tra ciò che contraddistingue la storia di Roma, non c'è dubbio che un ruolo importante abbiano giocato anche le vie di comunicazione come, in particolare, l'Appia Antica, "La regina Viarum", che, proprio lo scorso anno, è stata proclamata dall'Unesco Patrimonio Universale dell'umanità.

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