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Ambasciata Madrid, incontro con vertici sistema cooperazione giudiziaria

Ambasciata Madrid, incontro con vertici sistema cooperazione giudiziaria

L’Ambasciatore Giuseppe Buccino Grimaldi ha ricevuto ieri in Residenza, nella suggestiva cornice del Palazzo Amboage, una rappresentanza dei vertici del sistema di cooperazione giudiziaria internazionale spagnolo ed andorrano, composta dal Director del Servicio de Relaciones Internacionales del Consejo General del Poder Judicial (CGPJ), Luis de Arcos Perez, da María Felisa Herrero Pinilla, Jefa de Seccion del Servicio de Relaciones Internacionales del CGPJ, da Juan Manuel Fernández Martínez, Presidente de la Audiencia Nacional, da Jesús Alonso Cristóbal, Fiscal de Sala Jefe de la Fiscalía de la Audiencia Nacional, da Félix Alfonso Guevara Marcos, Presidente de la Sala de lo Penal de la Audiencia Nacional, da María Jesús Fraile Martin, Secretaria de Gobierno dell’Audiencia Nacional, da Alejandro Luzón Cánovas, Fiscal Jefe de la Fiscalía Especial contra la Corrupción y la Criminalidad Organizada, da Manuela Francisca Fernández Prado, Presidenta de la Sala de Apelación de la Audiencia Nacional e da Ramón Camp Batalla Ramon, membro secretario del Consell Superior de la Justícia de Andorra.

 

Accompagnato, tra gli altri, dal Console Generale d’Italia a Madrid, Spartaco Caldararo, dal Magistrato italiano di collegamento in Spagna, Clara Ciofetti, dall’esperto della Guardia di Finanza, Gen. B. Salvatore Russo, e dall’esperto per la Sicurezza, Ten. Col. Francesco Manna, l’Ambasciatore ha ringraziato i magistrati presenti fondamentale contributo all’eccellente stato della cooperazione giudiziaria tra l’Italia e la Spagna ed Andorra.

L’Ambasciatore ha inoltre ricordato l’eredità di tanti eroi dell’antimafia italiana, cominciando da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che capirono, all’epoca, l’importanza della cooperazione internazionale, del “follow the money” e della confisca dei patrimoni quali strumenti più efficaci per combattere le mafie. Insegnamenti questi, ha egli rimarcato, recepiti dal Parlamento italiano con l’emanazione nel corso degli anni di Leggi sempre più stringenti tra cui il cosiddetto “carcere duro” per i mafiosi e la famosa “Legge speciale Antimafia” che permette di confiscare più rapidamente le proprietà accumulate illecitamente e che viene adesso osservato e imitato in tutto il mondo.

 

Nell’ambito di un’evoluzione legislativa e giudiziaria che vede anche un importante ruolo di supporto della Farnesina con il lancio, da qualche anno, della cosiddetta “diplomazia giuridica”, data la stretta interconnessione delle mafie dei diversi paesi nella gestione dei traffici illeciti internazionale, l’evento ospitato in Residenza ha consentito una riflessione e l’analisi di potenziali seguiti operativi su un tema di grande rilevanza civile: la destinazione a fini sociali dei beni confiscati alle organizzazioni criminali, trasformando ciò che è frutto dell’illegalità in risorsa per la collettività quale opportunità concreta per promuovere legalità, inclusione e sviluppo nei territori più colpiti. (BIG ITALy red Gil)

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