Il 21 settembre ricorre l’anniversario della morte del giudice Rosario Livatino, assassinato dalla mafia nel 1990 lungo la strada tra Canicattì e Agrigento. Simbolo di integrità e coraggio, Livatino è stato beatificato nel 2021 come martire della giustizia. La sua memoria continua a ispirare la lotta contro la criminalità organizzata. “Ho sempre creduto che raccontare alle giovani generazioni il sacrificio di chi ha messo legalità e giustizia davanti alla propria vita, non sia solo un dovere e un modo per onorarne la memoria ma anche per proseguire nell’impegno che questi eroi hanno intrapreso senza paura” scrive oggi la premier Giorgia Meloni. “Il giudice Rosario Livatino è tra questi eroi. Un servitore dello Stato che con rigore e fermezza ha portato avanti la battaglia contro la criminalità organizzata. Un uomo di profonda fede cattolica, beatificato nel 2021, a dimostrazione della sua importante opera. Oggi, nell’anniversario della sua uccisione, voglio ricordare il suo sacrificio e la sua azione compiuta senza piegare mai la testa, affinché la nostra generazione e quella futura non dimentichino e possano proseguire nel cammino di lotta contro ogni forma di mafia”. Un omaggio anche da parte del presidente della Camera, Lorenzo Fontana: "A 35 anni dal suo assassinio, onoriamo la memoria del Beato Rosario Livatino, ucciso per mano mafiosa. Animato dai valori cattolici e da una fede profonda, ha sacrificato la propria vita per la lotta alla criminalità e per il bene comune. Il suo impegno rimane un esempio per tutti e un riferimento saldo per le nuove generazioni".
(© 9Colonne - citare la fonte)