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direttore Paolo Pagliaro

CASA: UNA BANCA DATI
DEGLI INQUILINI MOROSI?

CASA: UNA BANCA DATI <BR> DEGLI INQUILINI MOROSI?

Una banca dati in cui iscrivere gli inquilini morosi e misure di sostegno per i proprietari degli immobili che non riescono a incassare i canoni di locazione. Sono alcuni degli interventi che FIMAA-Italia propone di attuare per arginare l’emergenza delle locazioni nel medio-lungo termine. “In Italia – spiega Santino Taverna, Presidente Nazionale di FIMAA-Italia – la maggior parte dei conduttori paga regolarmente i canoni di locazione, a prezzo di grandi sacrifici. Il problema dei conduttori morosi tuttavia è reale, tanto che una fetta consistente di proprietari preferisce lasciare gli immobili sfitti, piuttosto che correre rischi”.

“In Italia – sottolinea Taverna – su 35 milioni di abitazioni, circa 9 milioni e mezzo risultano non abitate. Anche sottraendo 3 milioni e mezzo di seconde case per utilizzo proprio, restano circa 6 milioni di immobili che i proprietari si preferiscono non locare. Il problema è che tutti questi proprietari di casa non si sentono sufficientemente tutelati, di conseguenza preferiscono rinunciare a un’entrata economica, piuttosto che correre il rischio di imbattersi in inquilini morosi”.

La FIMAA-Italia propone quindi di costituire una banca dati in cui registrare gli inquilini morosi. “Quando devono erogare un mutuo – prosegue Taverna – gli istituti bancari si rivolgono al sistema di informazioni Eurisc di CRIF, una banca dati in cui sono segnalati i nominativi di chi non onora il rientro dei prestiti. Un sistema analogo, anche per le locazioni, potrebbe aiutare a fronteggiare un problema sociale che sta diventando preoccupante”.

FIMAA-Italia propone inoltre di correggere tutte quelle incongruenze all’interno della normativa italiana che scoraggiano i proprietari. Chi loca un immobile a un inquilino che smette di versare l’affitto, ad esempio, è comunque tenuto a corrispondere le imposte sui canoni non percepiti, fintanto che non si consolida una procedura di sfratto. O ancora, nel caso in cui il conduttore non corrisponda le spese condominiali, sarà costretto a farsene carico il proprietario per evitare di incorrere nel rischio di ritrovarsi con l’immobile esecutato.

“Sarebbe inoltre opportuno introdurre delle misure per sostenere il mercato delle locazioni – osserva il Presidente di FIMAA-Italia. “Ad esempio, chi concede un appartamento in locazione a categorie svantaggiate, come studenti, giovani lavoratori e famiglie meno abbienti, dovrebbe godere di un’esenzione dell’IMU o di altre agevolazioni fiscali” conclude Taverna. (1 OTT – DEG)

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