Roma, 7 ott  “È evidente che con questo decreto flussi, se non prevede una finestra temporale che consenta a chi arriva e non riesce a concludere il contratto di lavoro, o a chi perde l’impiego e non riesce a reimpiegarsi nei due mesi previsti, di avere un tempo ragionevole per farlo, significa non farsi carico di una situazione che lo stesso Stato italiano ha creato”. Lo ha dichiarato la senatrice di Italia Viva Dafne Musolino, presentando insieme ad Anna Maria Furlan il disegno di legge sul permesso di soggiorno per lavoratori e lavoratrici stranieri “Vogliamo sburocratizzare – ha spiegato – ma nel senso di adottare una soluzione concreta a un problema reale. Senza un tempo adeguato, queste persone finiscono nelle maglie della marginalità, se non della clandestinità, e talvolta purtroppo anche della criminalità che le sfrutta proprio perché sono soggetti sconosciuti e fuori dal sistema”. Il ddl Furlan-Musolino, nello specifico, modifica l’articolo 22 del Testo unico sull’immigrazione per garantire un permesso di soggiorno per “attesa occupazione” della durata minima di un anno ai lavoratori stranieri entrati regolarmente in Italia tramite decreto flussi ma rimasti senza contratto di lavoro, oppure a chi ha perso o non ha potuto rinnovare il proprio permesso.  L’obiettivo è evitare che persone entrate legalmente diventino irregolari per cause indipendenti dalla loro volontà, come ritardi, truffe o mancata firma del contratto, e consentire loro di cercare un nuovo impiego senza rischiare l’espulsione. 

(PO – Sis)