L'inviato del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, e il genero e consigliere per il Medio Oriente Jared Kushner (è infatti il marito di Ivanka Trump) sono arrivati a Sharm el Sheikh, in Egitto, per partecipare ai colloqui indiretti tra Israele e Hamas volti a raggiungere un accordo di cessate il fuoco a Gaza, come rende noto Axios. Witkoff e Kushner sono stati gli ideatori del piano in 20 punti di Trump, che prevede, tra le altre condizioni, un ritiro graduale di Israele e il rilascio di tutti gli ostaggi rimasti entro 72 ore dall'inizio di una tregua. In Egitto è prevista la presenza anche dello sceicco Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani. “Il primo ministro del Qatar si recherà a Sharm el-Sheikh domani mattina per partecipare ai negoziati in corso” nell'ambito di “un'intensificazione degli sforzi regionali e internazionali per raggiungere un cessate il fuoco permanente”, ha scritto infatti il ministero degli Esteri del Qatar in una dichiarazione su X.
Ai colloqui di pace è stata annunciata la presenza anche di una delegazione turca guidata dal capo del Servizio di intelligence (MIT), Ibrahim Kalin, come si legge sull'agenzia di stampa statale turca Anatolia. Secondo tale fonte, che cita fonti dei servizi di sicurezza, “il direttore del MIT ha tenuto colloqui bilaterali con funzionari americani, egiziani, qatarioti e di Hamas prima dei negoziati”. Da parte sua, il capo negoziatore di Hamas, Khalil Al-Hayya, nella serata di ieri ha dichiarato che il movimento palestinese pretende delle “garanzie” dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump e dai mediatori sul fatto che la guerra a Gaza “finirà una volta per tutte”.
“Non ci fidiamo dell'occupante”, ha dichiarato Al-Hayya all'agenzia di stampa egiziana Al-Qahera News, accusando Israele di aver violato due tregue durante la guerra. “L'occupazione israeliana non ha mai mantenuto le sue promesse... Ecco perché vogliamo garanzie concrete dal presidente Trump e dai paesi sponsor”. In ogni caso, “Siamo pronti a [lavorare] per un accordo che preveda la fine della guerra, il ritiro” delle truppe israeliane da Gaza e “uno scambio” di ostaggi e prigionieri, ha aggiunto.
Sempre ieri, il presidente degli Stati Uniti ha assicurato che esiste una “reale possibilità” di raggiungere un accordo di pace per Gaza. “Siamo molto vicini a un accordo”, ha detto l’inquilino della Casa Bianca durante uno scambio di battute con i giornalisti. (8 OTT – deg)
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