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direttore Paolo Pagliaro

TRUMP ANNUNCIA
L’ACCORDO PER GAZA

TRUMP ANNUNCIA <BR> L’ACCORDO PER GAZA

“Sono molto orgoglioso di annunciare che Israele e Hamas hanno entrambi sottoscritto la prima fase del nostro Piano di Pace. Ciò significa che TUTTI gli ostaggi saranno rilasciati molto presto e Israele ritirerà le sue truppe secondo una linea concordata, come primo passo verso una Pace Forte, Duratura e Perenne. Tutte le parti saranno trattate equamente! Questo è un GRANDE Giorno per il mondo arabo e musulmano, Israele, tutte le nazioni circostanti e gli Stati Uniti d'America, e ringraziamo i mediatori di Qatar, Egitto e Turchia, che hanno collaborato con noi per rendere possibile questo Evento Storico e Senza Precedenti. BENEDETTI I COSTRUTTORI DI PACE!”. Così il post su Truth con il quale, intorno all’una ora italiana, il presidente americano Donald Trump ha annunciato che Israele e Hamas hanno entrambi accettato la prima fase dell'accordo. In contemporanea, anche i mediatori impegnati in Egitto hanno confermato il raggiungimento di  un accordo su Gaza relativo al rilascio degli ostaggi e alla consegna degli aiuti umanitari.

Dopo l’annuncio di Trump ha parlato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, il quale ha promesso che Israele riporterà a casa tutti gli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza, ha dichiarato giovedì il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, dopo che Donald Trump ha annunciato un accordo in tal senso. “Con l'aiuto di Dio, li riporteremo tutti a casa”, ha detto Netanyahu in una breve dichiarazione rilasciata dal suo ufficio. “Nella serata – è invece la quanto annunciati dal canale Al-Qahera News, molto vicino ai servizi di sicurezza egiziani - è stato raggiunto un’intesa su tutti i termini e i meccanismi per l'attuazione della prima fase dell'accordo di cessate il fuoco per Gaza”. Anche il Qatar, uno dei paese al tavolo dei negoziati assieme a Egitto, Turchia e Stati Uniti, ha a sua volta confermato l’intesa “su tutte le disposizioni e i meccanismi per l'attuazione della prima fase dell'accordo di cessate il fuoco a Gaza, che porterà alla fine della guerra, al rilascio degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi e all'ingresso degli aiuti umanitari. I dettagli saranno annunciati in seguito”, ha dichiarato Majed Al-Ansari, portavoce del Ministero degli Affari Esteri del Qatar, su X.

Nelle prossime ore, ha annunciato Netanyahu, il Consiglio dei Ministri dello Stato ebraico si riunirà per ratificare l'accordo. Il premier, su X, ha parlato di “un grande giorno per Israele” ringraziando “gli eroici soldati dell'esercito israeliano e tutte le forze di sicurezza” che, ha detto, hanno reso possibile questo risultato. Netanyahu ha anche ringraziato “il presidente Trump e il suo team per la loro dedizione a questa sacra missione di liberare i nostri prigionieri”. “Con l'aiuto di Dio – ha scritto inoltre - insieme continueremo a raggiungere tutti i nostri obiettivi e a estendere la pace con i nostri vicini”.

In una terza dichiarazione, in inglese, Netanyahu ha inoltre scritto: “Con l'approvazione della prima fase del piano, tutti i nostri ostaggi saranno riportati a casa. Questo è un successo diplomatico e una vittoria nazionale e morale per lo Stato di Israele”. “Fin dall'inizio, ho detto chiaramente: non ci fermeremo finché tutti i nostri ostaggi non saranno tornati e tutti i nostri obiettivi non saranno raggiunti. Grazie alla nostra ferma determinazione, alla potente azione militare e ai grandi sforzi del nostro grande amico e alleato, il Presidente Trump, abbiamo raggiunto questo punto di svolta cruciale”. Poco dopo l'annuncio dell'accordo, Trump e Netanyahu si sono parlati telefonicamente e il primo ministro ha invitato il presidente a parlare alla Knesset quando arriverà nella regione questo fine settimana. I due leader “hanno avuto una conversazione molto emozionante e calorosa, congratulandosi a vicenda per il risultato storico ottenuto con la firma dell'accordo per il rilascio di tutti gli ostaggi”, ha in seguito specificato un portavoce del premier.

Anche Hamas ha confermato il raggiungimento dell’accordo. Da quanto si apprende, quasi duemila affiliati all’organizzazione paramilitare palestinese saranno rilasciati, inclusi 250 condannati all'ergastolo. Anche Hamas ha ringraziato i mediatori, tra cui Trump, “che hanno lavorato per ottenere una cessazione completa e definitiva della guerra e il ritiro completo delle forze occupanti dalla Striscia di Gaza”. Hamas ha inoltre invitato i paesi che hanno reso possibile l'accordo a “costringere” Israele a rispettarlo. “Rendiamo omaggio al nostro grande popolo nella Striscia di Gaza, a Gerusalemme e in Cisgiordania, nella nostra patria e all'estero, che ha dimostrato onore, coraggio e fermezza senza pari, affrontando i piani fascisti dell'occupazione che hanno preso di mira loro e i loro diritti nazionali”, si legge nella nota divulgata da Hamas. “Affermiamo che i sacrifici del nostro popolo non saranno vani e ci impegniamo a rimanere fedeli alla nostra causa e a non abbandonare mai i nostri diritti nazionali finché non saranno conseguite la libertà, l'indipendenza e l'autodeterminazione”.

Anche il gruppo palestinese della Jihad islamica (ritenuto un’organizzazione terroristica da Stati Uniti, Ue,  Regno Unito, Giappone, Canada e ovviamente Israele) sostenuto dall'Iran e fortemente presente a Gaza, sembra accogliere con favore l’accordo, arrivando addirittura a riconoscere la mediazione degli Stati Uniti e dei Paesi arabi. “Ciò che è stato raggiunto con l'accordo di cessate il fuoco e di scambio dei prigionieri non è un regalo di nessuno, ma non neghiamo gli sforzi arabi e internazionali”, afferma il gruppo in una dichiarazione, nella quale si sottolineano inoltre “gli enormi sacrifici compiuti dal popolo palestinese”. Viene però respinta l’idea che l’accordo implichi una qualsiasi capitolazione. “In questi momenti storici, non dimenticheremo i grandi martiri che hanno svolto il ruolo più importante nel preservare la fermezza della resistenza”, si legge nella dichiarazione.

Tornando al presidente americano Donald Trump, va inoltre sottolineato che, intervenendo al programma “Hannity” di Fox News, il tycoon ha spiegato che gli ostaggi tenuti prigionieri da Hamas saranno probabilmente rilasciati lunedì. “Pensiamo che torneranno tutti lunedì e questo includerà anche i corpi dei morti”, ha aggiunto The Donald.

Anche l'ambasciatore israeliano negli Stati Uniti, Yechiel Leiter, ha dichiarato alla CNN che gli ostaggi ancora vivi tenuti prigionieri da Hamas saranno rilasciati domenica o lunedì, con un lasso di tempo di 72 ore a disposizione di Hamas per effettuare il rilascio a partire dalla riunione del governo, oggi nel pomeriggio o al più tradi in serata, per approvare l'elenco dei prigionieri palestinesi da rilasciare nell'accordo.

Leiter afferma che Israele spera che l'accordo porti alla fine della guerra, “ma ciò dipenderà da come verrà attuato”. (9 OTT - deg)

(© 9Colonne - citare la fonte)