In un messaggio pubblicato sui social media durante la notte, Avichay Adraee, portavoce di lingua araba dell'esercito israeliano, ha esortato gli abitanti di Gaza a non tentare di tornare a Gaza City, nonostante la firma di un accordo tra lo Stato ebraico e Hamas. “L'area a nord del fiume Gaza è ancora considerata una zona di combattimento pericolosa”, ha affermato, sottolineando che le forze israeliane “circondano ancora la città di Gaza, dove il ritorno è estremamente pericoloso”. L’ufficiale ha inoltre invitato la popolazione a non avvicinarsi alle zone in cui sono di stanza i soldati israeliani, “anche nel sud e nell'est della Striscia, finché non saranno impartite istruzioni ufficiali”. Del resto, “Intensi attacchi aerei su Gaza City” sono stati segnalati anche dalla Protezione Civile locale. “Dall'annuncio di ieri sera di un accordo per un cessate il fuoco, sono state segnalate diverse esplosioni, in particolare nel nord di Gaza”, ha annunciato questa mattina Mohammed Al-Mughayyir, un funzionario della protezione civile nell'enclave palestinese riferendo di “intensi attacchi aerei su Gaza City”.
Dopo una valutazione notturna, il capo di stato maggiore delle IDF, tenente generale Eyal Zamir, ha emesso un ordine affinché le truppe “si tengano pronte a qualsiasi scenario”, mentre l'esercito si prepara al ritorno degli ostaggi e al ritiro parziale delle forze nella Striscia di Gaza, come parte dell'accordo. In una dichiarazione si afferma che i soldati opereranno “in conformità con gli ordini del livello politico e le fasi dell'accordo, e con responsabilità, salvaguardando al contempo i nostri soldati”. Le IDF sottolineano inoltre che “continueranno ad agire per realizzare gli obiettivi della guerra e per salvaguardare i cittadini dello Stato di Israele su tutti i fronti”. (9 OTT - deg)
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