Il premio Nobel per la Letteratura del 2025 è andato allo scrittore ungherese Laszlo Krasznahorkai. Una scrittura che l’Accademia di Svezia ha descritto come un’opera letteraria “avvincente e visionaria che, nel mezzo del terrore apocalittico, riafferma il potere dell'arte”. Nella motivazione, inoltre, si legge che “Krasznahorkai è un grande scrittore epico nella tradizione centroeuropea che va da Kafka a Thomas Bernhard, caratterizzata dall’assurdismo e dall’eccesso grottesco”, in grado di guardare “anche all’Oriente, adottando un tono più contemplativo e finemente calibrato”. Nato a Gyula nel 1954, in Ungheria, Krasznahorkai ha vissuto in Germania, Stati Uniti, Cina e Giappone. Vincitore del Man Booker International Prize nel 2015, era da anni inserito tra i papabili al premio. Il suo primo romanzo è “Satantango”, pubblicato nel 1985, trasposto al cinema nel 1994 dal regista Béla Tarr. Altri suoi titoli pubblicati in Italia sono “Melancolia della resistenza”, “Il Ritorno del Barone Wenckheim”, “Guerra e guerra”, “Seiobo è discesa quaggiù”, “Herscht 07769” e “Avanti va il mondo”.
I vincitori del premio ricevono una medaglia d’oro, un diploma e un assegno da 11 milioni di corone svedesi, pari a circa un milione di euro. L’anno scorso era stata premiata Han Kang, prima coreana a vincere il riconoscimento (anche lei già vincitrice del Man Booker International Prize, nel 2016). Adesso l’attenzione si sposta sulle ultime medaglie d’oro da annunciare: Il 10 ottobre sarà la volta dell’assegnazione del Premio Nobel per la Pace, mentre quello per l’Economia è previsto per il 13. (9 OTT - gci)
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