"È una Manovra conservatrice, come il governo che la propone. Gli investimenti nel complesso calano e le poche misure adottate sono in buona parte finanziate da nuovi tagli ai ministeri, che rischiano di tradursi in minori servizi per i cittadini. È chiaro che se si vuole perseguire una politica di bilancio molto prudente e al tempo stesso non si vuol mettere mano a un sistema fiscale squilibrato, che grava tutto sui lavoratori dipendenti e i pensionati, la conseguenza non può che essere di avere risorse insufficienti per welfare, sanità e bassa crescita. Come il governo stesso riconosce nel Def l'effetto di questa Manovra sul Pil è nullo. L'Italia avrebbe bisogno di più coraggio". A dirlo è il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, intervistato da Repubblica. "Il livello molto basso delle retribuzioni non solo è socialmente ingiusto ma è anche un ostacolo alla crescita - prosegue, e sugli aumenti per i redditi medio-bassi sottolinea che "è positivo ogni intervento migliorativo delle buste paga dei dipendenti, ma quello del governo è così ridotto da non compensare l'impatto dell'inflazione, che con il fiscal drag si è tradotta anche in 25 miliardi di maggiori tasse sui redditi da lavoro". "Aspettiamo di vedere il testo - chiarisce il primo cittadino della capitale - ma di fronte all'aumento dei costi dei servizi servirebbero più risorse e maggiore autonomia tributaria, come prevede la Costituzione. Ma soprattutto occorre affrontare con determinazione a livello nazionale ed europeo il tema della casa, come abbiamo chiesto con forza qui al Congresso del Pse ad Amsterdam. Sono molto soddisfatto che proprio su impulso dei sindaci il tema dell'affordable housing sia emerso come una delle principali priorità dei socialisti dinnanzi alle prossime e cruciali partite Ue, a iniziare da quella sul bilancio europeo". (19 OTT - gci)
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