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direttore Paolo Pagliaro

STOP AL GAS RUSSO
OK DA MINISTRI UE

STOP AL GAS RUSSO <BR> OK DA MINISTRI UE

I ministri dell'Energia dell'Unione europea, riuniti in Lussemburgo, hanno deciso: c'è il via libera a maggioranza alla proposta della Commissione Ue sullo stop a gas tramite gasdotto e gnl dalla Russia. Nello specifico, esso avverrà in tre fasi precise: dal 1° gennaio 2026 sarà vietato firmare nuovi contratti; gli accordi a breve termine attualmente in corso dovranno terminare entro il 17 giugno 2026; gli accordi a lungo termine, infine, entro il 31 dicembre 2027. All'intesa dei Paesi europei si sono dichiarate contrarie solamente Ungheria e Slovacchia. Da Budapest, infatti, sono arrivate le critiche maggiori, con il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto che ha fatto sapere che il vero impatto di questo regolamento è che la sicurezza dell'approvvigionamento energetico in Ungheria “verrà uccisa”. Al contrario la Polonia ha assicurato, per tramite del ministro dell'Energia Milosz Motyka, che i polacchi sosterranno gli altri Paesi in termini di forniture, favorendo la solidarietà tra membri Ue.
In una nota, il Consiglio europeo ha specificato che questa proposta di regolamento rappresenta un passaggio fondamentale nella tabella di marcia REPowerEU per contrastare la dipendenza dall'energia russa. L'obiettivo è contribuire allo sviluppo di un mercato energetico europeo resiliente e indipendente, preservando anche la sicurezza dell'approvvigionamento. Rassicurazioni sui prezzi, infine, sono arrivate dal commissario europeo all'Energia Dan Jorgensen. Parlando con Public Policy a margine del Consiglio Ue Energia, ha sottolineato che "siamo sicuramente in grado di fare questo senza aumentare i prezzi. Abbiamo lavorato duramente per diversificare le nostre importazioni, con gli USA e altre fonti. Possiamo sostituire quello di cui adesso ci stiamo liberando". (20 OTT - gci)

(© 9Colonne - citare la fonte)