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direttore Paolo Pagliaro

Promesse mantenute
e promesse tradite

Promesse mantenute <br> e promesse tradite

di Paolo Pagliaro

Quando erano all’opposizione, Fratelli d’Italia e Lega dicevano che avrebbero abolito le accise sui carburanti, ma l’impegno non è mai entrato nel programma di governo. Dunque, il sito di fact-checking Pagella Politica non ne tiene conto nel suo promessometro, che sarebbe l’elenco delle promesse mantenute e di quelle tradite in tre anni di governo Meloni. Tra le promesse mantenute ci sono alcuni dei punti centrali del programma. Le revisioni del PNRR hanno ridefinito gli obiettivi senza perdita di fondi. Il taglio del cuneo fiscale è stato reso strutturale e sono arrivate le agevolazioni per i contribuenti in debito con l’erario. Il reddito di cittadinanza è stato sostituito dall’assegno di inclusione e dal supporto per la formazione, l’assegno unico per le famiglie è stato potenziato. Tra gli altri risultati, ci sono le tutele per il Made in Italy e il riavvio dell’estrazione di gas naturale. In altri casi, l’esecutivo ha preso provvedimenti che hanno invece compromesso la parola data. Per esempio, il governo sostiene il progetto di elezione diretta del presidente del Consiglio, ma nel programma si era impegnato a introdurre l’elezione diretta del Presidente della Repubblica. Aveva poi promesso di abbassare la pressione fiscale, ma è successo il contrario. L’IVA sui prodotti per la prima infanzia è stata prima ridotta, e poi alzata. I centri per migranti costruiti in Albania dovevano servire per accogliere i richiedenti asilo da Paesi considerati di origine “sicura”, ma sono diventati centri di rimpatrio. Altre promesse non mantenute sono quelle sul rimboschimento e sui balneari. Poi ci sarebbe la politica estera, che però il fact checking non cita forse perché qui Meloni, Salvini e Tajani procedono in ordine sparso.

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