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PDL MEMORIA, SI’ UNANIME
MA SCONTRO TRA PARTITI

PDL MEMORIA, SI’ UNANIME <br> MA SCONTRO TRA PARTITI

È arrivato dall’Aula della Camera il via libera definitivo alla proposta di legge su una Mappa della memoria per la conoscenza dei campi di prigionia, di internamento e di concentramento in Italia, in particolare quelli del periodo fascista, e sulla promozione dei viaggi nella storia e nella memoria. La proposta prevede la redazione della Mappa, attraverso ricerche storiche, documentali e archivistiche, oltre a manifestazioni, convegni, mostre, pubblicazioni e percorsi di visita, e lo stanziamento di 300.000 euro per il 2025, mentre 1,2 milioni di euro vengono stanziati per promuovere e incentivare i viaggi presso i campi di prigionia, di internamento e di concentramento in Italia. Il sì della Camera è arrivato unanime, ma ha comunque determinato polemiche tra maggioranza e opposizione. La deputata di Alleanza Verdi Sinistra Elisabetta Piccolotti ha citato l’irruzione di un gruppo di ragazzi al Liceo Righi di Roma, attualmente occupato: “Quegli studenti, protagonisti di un vero e proprio piccolo atto di squadrismo, prima di lanciare bottiglie contro il portone hanno urlato più volte: ‘Viva il Duce!’ e ‘Boia chi molla!’. Questi stessi canti sono risuonati, sappiamo dalle cronache, anche a Parma, pochi giorni fa, in una sede di uno dei partiti che siedono in questo Parlamento. Qualcuno – ha aggiunto - e in questo caso parlo dello Stato e di questo Parlamento, che oggi approverà in maniera unanime questa legge, deve raccontare a quei ragazzi che l'orrore non fu esclusivo appannaggio del nazismo”. “Non accettiamo che ci possano essere giovani oggi convinti che i cori fascisti e il saluto al Duce li rendano più autorevoli nel proprio partito, quando dovrebbero soltanto essere allontanati”, ha ribadito la pentastellata Anna Laura Orrico. Dai banchi della maggioranza a parlare è stato, tra gli altri, il leghista Rossano Sasso, secondo cui la proposta di legge appena approvata soddisfa “un'esigenza che è resa molto, ma molto attuale, oggi, a causa di una dilagante ignoranza e di un rigenerato e dilagante odio stalinista e antisemita”, quello, secondo Sasso, “di chi va in piazza e, bardato con simboli che non ci appartengono, canta, per esempio, ‘dal fiume al mare’, che per chi non lo sapesse, vuol dire la distruzione etnica dello Stato di Israele. L'odio stalinista e comunista di chi brucia le bandiere con la stella di Davide”. E poi Marco Perissa, Fdi: “Proprio nel momento in cui la situazione in Medio Oriente diventa più difficile, sono proprio i moralizzatori della sinistra a dover guardare dentro casa loro e a dover rimproverare alcune fasce del loro elettorato di atteggiamenti antisemiti”. (4 nov-mol)

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