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direttore Paolo Pagliaro

Mafia: "Educarci alla legalità", al via progetto editoriale Roma Tre-Libera

Roma, 5 nov - "È un progetto importante, una visione, un cammino, perché credo che l'università non sia solo un luogo di neutralità in cui insegnare le materie, ma rappresenta un luogo e un tempo importanti in cui bisogna anche far crescere la passione, il coraggio, la passione civile". Così Vincenza Rando, senatrice Pd e responsabile legalità del partito, che ha promosso a Palazzo Madama la presentazione del libro "Educarci alla legalità. Roma Tre contro le mafie", a cura del presidente di Libera Don Luigi Ciotti e del professor Massimiliano Fiorucci, magnifico rettore di Roma Tre. Il 2024 è l’anno in cui “Roma Tre contro le mafie”, una delle più importanti iniziative di Ateneo in collaborazione con Libera, prende forma e si realizza tramite l’intitolazione di dodici aule ad altrettante vittime innocenti delle mafie. La collana “Roma Tre e Libera contro le mafie” nasce dalla ferma volontà di dare seguito al progetto con una seconda fase ricca di attività e iniziative in cui la divulgazione e la disseminazione hanno un ruolo chiave, per dare spazio e risonanza alle numerose voci che non hanno taciuto di fronte alla violenza e ai soprusi delle mafie e alle altrettante numerose voci di coloro che continuano a tenerne viva la memoria oggi.

"Quindi questo contatto, aprire l'università fuori, ai territori, anche attraverso le associazioni come Libera, che ha fatto sempre un lavoro contro le mafie, è una cosa enorme - sottolinea Rando -
Anche in base all'esperienza avuta, dico sempre che noi siamo la memoria che abbiamo e anche le persone che abbiamo incontrato. Chiunque si avvicina a un'università che ti dà anche questi stimoli, queste capacità, questa conoscenza, quando sarà fuori non potrà guardare dietro, ma solo avanti, perché avrà l'impegno civile dentro, in qualsiasi forma lo si vuole praticare, anche nella propria professione. Siamo di fronte veramente a un rettore illuminato, un'università illuminata, rispetto a uno scenario in cui spesso l'università ha poche risorse e non ha centralità". Il professor Fiorucci si sofferma sul senso della parola "educarci": "Il senso - spiega - è che non si fa nulla da soli, è una scelta comunitaria, dobbiamo educare gli altri, ma aducare anche noi stessi alla legalità e questo credo sia un compito dell'Università insieme a quella di fare alta formazione, di fare ricerca, ma dare anche strumenti critici alle studentesse e agli studenti, educare la cittadinanza. Questo progetto insieme a Libera nasce con l'intento da una parte di commemorare, onorare le vittime e i loro familiari, ma soprattutto di dare strumenti alle studentesse e agli studenti per avere consapevolezza e combattere l'illegalità, ricordando le vittime innocenti delle mafie, sia con delle intitolazioni di aule, sia poi con delle pubblicazioni, di cui 'Educarci alla legalità' è il primo volume, una collana editoriale che continuerà a lavorare su questo tema". (PO / Roc) ////

(© 9Colonne - citare la fonte)
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