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Legge 194, Sportiello (M5S): non c’e' volonta' di rendere dati accessibili

Roma, 7 nov – “Chiaramente non sono soddisfatta della risposta, perché stiamo aspettando una relazione che tarda ad arrivare. Un ritardo di cui è responsabile questo governo e che mai si era registrato da quando la legge è stata approvata nel 1978: viaggiamo con un ritardo di due anni. Adesso, nel 2025, aspettiamo la relazione del 2023. Dati vecchi di due anni, dati disaggregati che non ci permettono di capire cosa accade, per esempio, provincia per provincia, ma soltanto regione per regione. E’ davvero incredibile che nel 2025 non si riesca a trovare una metodologia, o comunque la volontà politica di raccogliere dati in maniera più tempestiva e di garantire un accesso alle informazioni, che è il primo ostacolo che si crea e si frappone tra la scelta di interrompere volontariamente una gravidanza e quella di interromperla effettivamente”. Così Gilda Sportiello, deputata M5S, che in aula a Montecitorio ha interpellato il governo in merito alla legge 194, in particolare sui ritardi nell’invio della relazione al Parlamento (prevista dalla legge stessa) e sul sito internet dedicato all’interruzione volontaria di gravidanza. A rispondere il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco. “Il sito internet, di cui si è occupato l'Istituto superiore di sanità – sottolinea la parlamentare pentastellata - in realtà però riporta sempre dei dati che non sono spesso aderenti a quella che è l'attualità. Allora, il problema è che davvero manca una volontà di rendere questi dati accessibili”. (po / Roc) ////

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