Roma, 7 nov – “Stiamo parlando di una malattia cronica che colpisce ben una donna su sette. È un numero elevatissimo e non si è ancora trovato all'interno di un percorso istituzionale il riconoscimento dovuto”. Così Cristina Almici, deputata Fratelli d’Italia, intervenuta a Palazzo Madama all’evento “Vulvodinia Day. Diamo voce al silenzio”. “Di solito – aggiunge la parlamentare - si hanno delle difficoltà anche nell'avviare un percorso di riconoscimento della malattia, che non è inserita all'interno dei Lea e dei Lep e quindi dobbiamo fare un lavoro costante e continuo: eventi come questi di confronto sono assolutamente essenziali, perché pongono all'attenzione queste situazioni che sono particolarmente diffuse, che incidono sulla qualità della vita delle donne in maniera davvero importante, sia affettiva ma anche sociale e in termini economici, perché è evidente che il non riconoscimento all'interno delle malattie in termini istituzionali vuol dire una spesa costante: tra l'altro la vulvodinia è una patologia cronica, quindi non è soggetta a cambiamenti nel tempo, non si guarisce ma bisogna continuare a curarsi. Solamente grazie alla ricerca, grazie alla prevenzione possiamo fare in modo di rendere davvero la vita migliore a queste donne. Quindi la mia presenza qui voleva testimoniare la necessità di una rete che dia attenzione alla vulvodinia”. “Questa – spiega il professor Filippo Murino, direttore scientifico Associazione italiana vulvodini-a è una patologia che interessa fino al 16% delle donne, sovente sotto-diagnosticata e sotto-trattata. Oggi è fondamentale riuscire a formare il più possibile operatori sanitari che in qualche modo creino dei percorsi adeguati, e ovviamente cercare di sensibilizzare la politica affinché si creino dei percorsi in ambito di Sistema sanitario nazionale. Spesso quelle affette da questa patologia sono donne che peregrinano per l'Italia al fine di trovare un centro adeguato, e quando lo trovano il più delle volte è un centro privato. Quindi introdurre la malattia nei Livelli essenziali di assistenza è estremamente importante, come è pure importante redigere delle Raccomandazioni: è quello che noi stiamo facendo adesso in ambito di Istituto superiore di sanità, in futuro ci saranno quindi delle linee guida che aiuteranno l'operatore sanitario a trattare in modo adeguato la malattia, e a dare delle risposte a queste donne che soffrono nella loro quotidianità”. (PO / Roc) ////
(© 9Colonne - citare la fonte)
News per abbonati
- 21:20 CNEL, FRATOIANNI (AVS): BRUNETTA RINUNCIA AD AUMENTO, SENZA PROTESTE SAREBBE FINITA COSÌ?
- 21:15 ACQUISIZIONE IVECO, MERCOLEDÌ AUDIZIONE URSO
- 21:10 POLITICHE PER LA CASA, MERCOLEDÌ AUDIZIONE SALVINI
- 21:07 FESTIVAL ‘IL MAGNIFICO’, DOMANI LA PREMIAZIONE A PALAZZO STROZZI SACRATI
- 21:01 CRÉDIT AGRICOLE, FABI: ACCORDI SU RICAMBIO GENERAZIONALE E PREMIO DA 2.100 EURO
- 21:00 AUDIZIONI COMMISSIONE COVID: LUNEDÌ, MARTEDÌ E GIOVEDÌ
- 20:54 AUDIZIONI COMMISSIONE FEMMINICIDIO: LUNEDÌ, MARTEDÌ E GIOVEDÌ
- 20:50 COPASIR, MARTEDÌ AUDIZIONE CARAVELLI (AISE)
- 20:46 LA DIFESA DEL MADE IN ITALY AL VILLAGGIO COLDIRETTI DI BOLOGNA
- 20:43 CAMERA, PRESENTAZIONE DELLA 34A EDIZIONE DI JOB&ORIENTA




amministrazione