L’obiettivo, “a fronte della grave condizione economica e sociale del Paese”, è quello “di cambiare, nel corso della discussione in Parlamento, il disegno di legge di bilancio 2026 per ottenere risposte per le persone che rappresentiamo, e di supportare tutte le vertenze aperte per il rinnovo dei Ccnl scaduti, a partire da quelli delle farmacie, igiene ambientale, meccanici, sanità privata, industria cartaria e telecomunicazioni”. Con queste motivazioni la Cgil annuncia uno sciopero generale per il 12 dicembre. Un annuncio che suscita la reazione polemica, e sarcastica, della premier Giorgia Meloni, che sui social scrive facendo riferimento al fatto che il 12 dicembre è un venerdì: “Nuovo sciopero generale della Cgil contro il Governo annunciato dal segretario generale Landini. In quale giorno della settimana cadrà il 12 dicembre?”. Polemica non nuova, considerando che la premier aveva parlato di “weekend lungo” in relazione allo sciopero indetto dal sindacato di Corso d’Italia lo scorso 19 settembre per la situazione a Gaza. Analoga la reazione del vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini: “E chissà come mai, proprio di venerdì… Invitiamo Landini, per una volta, a rinunciare al weekend lungo e organizzare lo sciopero in un altro giorno della settimana”. Ai microfoni del Tg3, il numero uno della Cgil replica: “Queste due persone non sanno di quello che parlano, dovrebbero avere rispetto. Perché quando una persona sciopera rinuncia al proprio stipendio, non è gratis. Queste persone dovrebbero avere rispetto ed ascoltare, perché quelli che sciopereranno sono quelli che pagano le tasse ed anche il loro stipendio". “La Cgil convoca l’ennesimo sciopero generale. Nessuno sminuisce l’importanza del diritto alla mobilitazione, ma si rileva il costante tentativo da parte di Landini di bloccare il Paese. Il segretario della Cgil interpreta la rappresentanza come un veicolo di scontro sociale. Un tentativo che mette a repentaglio le relazioni industriali e il valore del confronto tra governo e corpi intermedi”, così in una nota la vicesegretaria nazionale di Forza Italia Deborah Bergamini. Opposizioni, invece, a sostegno dello sciopero: "Giorgia Meloni si permette di prendere in giro chi sciopera, cioè i lavoratori. Ma se lo ricorda Giorgia che nella sua vita, dopo il diploma, non ha mai fatto nulla al di fuori della politica? E che quindi, a conti fatti, forse non ha mai lavorato un venerdì della sua vita" così sui social la senatrice M5S Barbara Floridia. "Forse non sa che molti lavorano anche il sabato, che milioni di persone lavorano anche nei weekend e che, per molti, lo sciopero non è una scampagnata ma l'unico modo per farsi ascoltare da un governo come il suo, che aumenta le tasse e lascia gli stipendi tra i più bassi d'Europa. Facile fare la morale ai lavoratori che, per scioperare, rinunciano anche a parte dello stipendio, quando si campa di politica da una vita". (pO / Roc)
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