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Plastic Busters, l’Università di Siena avvia due nuovi progetti per la tutela del Mediterraneo

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Plastic Busters, l’Università di Siena avvia due nuovi progetti per la tutela del Mediterraneo

Barcellona - Si è tenuta a Barcellona, nell’ambito dell'iniziativa Plastic Busters “Nuovi Orizzonti per il Mediterraneo”, la presentazione di due nuovi progetti dell’Università di Siena, finanziati dai programmi europei Interreg: Euro-MED MIRAMAR dove l’Ateneo senese ricopre il ruolo di capofila e il Next Med MedPROACT (coordinato da LEGAMBIENTE), che vede l’Università di Siena tra i partner strategici. Entrambi i progetti vedono un ruolo fondamentale di coordinamento da parte del dipartimento di Scienze fisiche, della Terra e dell’ambiente dell’Università di Siena, sotto la guida delle professoresse Maria Cristina Fossi e Cristina Panti. I progetti presentati si inseriscono in un quadro di azioni strategiche volte a contrastare l'inquinamento e promuovere la tutela degli ecosistemi costieri e marini, con un approccio integrato che coinvolge ricerca scientifica, governance ambientale e partecipazione attiva delle comunità locali. I nuovi progetti si concentreranno sul miglioramento delle conoscenze scientifiche e sul rafforzamento della cooperazione regionale per rispondere a queste complesse sfide. Come aree prioritarie per l'azione, sono stati identificati tre ecosistemi ecologicamente significativi nella regione Euro-Mediterranea: le praterie di posidonia, le zone umide e gli habitat di specie a rischio. Questi ecosistemi svolgono un ruolo cruciale nel mantenimento della biodiversità, nel sostegno alla pesca e nella protezione delle coste dall'erosione e dagli impatti climatici. Nella Regione Toscana si lavorerà su 3 aree pilota: l’Area Marina Protetta Secche della Meloria dove si trovano praterie di fanerogame marine e habitat marini protetti; il Parco Regionale di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli dove sono presenti lagune costiere e zone umide; l’Area Importante per gli Uccelli (IBA) –, in un’area transfrontaliera tra le regioni della Toscana e della Corsica con la presenza di habitat per specie di uccelli marini protetti. In Sicilia si opererà invece nella Riserva Naturale Laguna di Capo Peloro e nel Lago Salmastro di Faro. (9colonne)


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