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Musica, Sportiello (M5S): riconoscere ruolo Nuova Orchestra Scarlatti a Napoli

Roma, 14 nov - “Abbiamo organizzato questo evento, questa conferenza stampa chiamata appunto ‘Musica bene comune’ perché siamo convinti e convinte della centralità della musica all'interno della nostra società, per lo sviluppo della nostra società: in particolare abbiamo avuto l'onore di avere tra i relatori e le relatrici maestri d'orchestra che sui loro territori fanno una differenza enorme con le loro orchestre, in particolare ringrazio il maestro Russo della Nuova Orchestra Scarlatti di Napoli: abbiamo rivendicato quanto sia importante riconoscere il ruolo dell'orchestra Scarlatti di Napoli, quanto sia importante per la città di Napoli, che conta con la provincia circa tre milioni di abitanti, avere un'orchestra stabile e su questo noi ci impegneremo”. Così Gilda Sportiello, deputata M5S. “Musica come ‘bene comune’ perché, se la musica è cultura, la cultura non può non essere un bene comune – afferma Gaetano Russo, direttore della Nuova Orchestra Scarlatti - La musica è cultura in quanto parla attraverso due aspetti. Uno, quello della parola, che usa in tanti momenti musicali, ma soprattutto parla attraverso i suoni che non hanno la parola e quindi possono essere espressi e interpretati con una partecipazione attiva sia di chi suona sia di chi ascolta. Purtroppo questo aspetto si sta perdendo negli ultimi decenni e allora può sembrare che sia una voce culturale da accantonare. Sarebbe un gravissimo errore, perché oltre ad essere un bene comune è un servizio assolutamente che mantiene legati i popoli, le persone, le varie presenze in qualsiasi luogo ci troviamo”.
“Non essendo qualcosa di commerciale, in Italia, come in Europa, le orchestre per poter realizzare questo servizio devono essere sostenute finanziariamente – sottolinea Russo - Nel momento in cui un'orchestra riesce ad avere la capacità di rendersi anche economicamente attrattiva, vuol dire che il sostegno economico può ridursi in base alle entrate che si riescono a ottenere vendendo il prodotto, ma nella sostanza se non si ha il sostegno istituzionale non si può essere presenti. Faccio un esempio estremamente semplice: tutte le grandi orchestre che esistono in Italia, tutti i grandi teatri, se venisse tolto il sostegno istituzionale, non esisterebbero. Quindi noi chiediamo, come Nuova Orchestra Scarlatti, di essere allineati a ciò che avviene nel resto dell'Italia. Noi non chiediamo nulla che non sia quello riconosciuto dallo Stato”. (PO / Roc) ////

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