In occasione della Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada, che ricorre ogni terza domenica di novembre, Assosegnaletica (l'Associazione italiana segnaletica stradale federata Anima Confindustria) ribadisce il proprio impegno nella promozione di iniziative concrete per la prevenzione degli incidenti stradali. Un obiettivo perseguibile attraverso un approccio integrato che punta al miglioramento dell'infrastruttura viaria e, in particolare, della segnaletica stradale, elemento troppo spesso trascurato ma fondamentale per la sicurezza di tutti: automobilisti, ciclisti e pedoni.
Da quasi vent'anni, Assosegnaletica lavora per portare all'attenzione delle istituzioni l'urgenza di interventi strutturali sulla segnaletica stradale italiana. Le proposte dell'associazione si articolano su diversi livelli temporali e operativi. A breve termine, l'associazione chiede l'introduzione di segnaletica più visibile e distinta dedicata all'utenza debole, lo sblocco della Direttiva Contromano già elaborata dagli Uffici Tecnici del Ministero e il rispetto delle destinazioni d'uso del 50% dei proventi contravvenzionali previsti dall'art. 208 del Codice della strada, troppo spesso dirottati verso altre voci di spesa.
A medio termine, Assosegnaletica propone la creazione di un catasto digitale nazionale presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, capace di raccogliere e gestire i dati sulla segnaletica stradale di tutto il territorio nazionale. Altre proposte strategiche includono la rottamazione progressiva di tutti i segnali verticali non conformi e il finanziamento di questi interventi attraverso fondi del PNRR e proventi delle sanzioni stradali.
Le best practice europee dimostrano che operazioni mirate sulla segnaletica producono risultati tangibili nella riduzione dell'incidentalità. Diversi paesi Ue hanno già adottato segnaletica fluororifrangente per zone scuola, piste ciclabili, zone 30 e passaggi pedonali critici. Come sottolineato in precedenza da Assosegnaletica, lo studio condotto da Regione Lombardia e Aci Milano nel 2020 ha confermato che il miglioramento della segnaletica può ridurre gli incidenti stradali di circa il 40%. L'introduzione in Italia di segnaletica sul modello europeo rappresenterebbe un passo fondamentale per allineare il nostro Paese agli standard continentali e raggiungere gli obiettivi Ue: ridurre del 50% incidenti e vittime entro il 2030, per arrivare a zero vittime sulle strade entro il 2050.
Se la segnaletica verticale presenta percentuali di difformità dal Codice della strada superiori al 60%, la situazione della segnaletica orizzontale è ancora più critica: oltre il 90% risulta al di sotto degli standard minimi imposti dalla norma UNI EN 1436. «Per questo motivo raccomandiamo con forza l'utilizzo di materiali più innovativi per la segnaletica orizzontale, privilegiando soluzioni visibili anche sul bagnato e resistenti all'usura», commenta il presidente di Assosegnaletica Valerio Casotti. La manutenzione regolare della segnaletica orizzontale, sia in ambito urbano sia extraurbano, rappresenta un investimento strategico per la sicurezza di tutti gli utenti della strada.
Secondo le stime di Assosegnaletica, oggi oltre la metà della segnaletica stradale verticale risulta obsoleta e/o non conforme al Codice della strada. Una situazione che rappresenta non solo un rischio per la sicurezza, ma anche un ostacolo allo sviluppo della mobilità futura. «Come associazione, ci battiamo per una corretta manutenzione delle strade e della segnaletica stradale che, se correttamente eseguita, inciderebbe in positivo sui dati Istat relativi all'incidentalità. Meglio cambiare un segnale stradale prima che sia lui a cambiare la nostra vita! Ridurre gli incidenti stradali è un dovere morale e un'opportunità per salvaguardare vite umane e alleggerire la spesa sanitaria», conclude Casotti. (red)
(© 9Colonne - citare la fonte)



amministrazione