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direttore Paolo Pagliaro

TAJANI E PIANTEDOSI:
VALORIZZARE AREE INTERNE

TAJANI E PIANTEDOSI: <br> VALORIZZARE AREE INTERNE

Turismo, infrastrutture e sicurezza per il rilancio delle aree interne della Campania. La sinergia tra Farnesina e Viminale va in scena presso la Prefettura di Avellino: nel pomeriggio di sabato 15 novembre, i ministri Antonio Tajani e Matteo Piantedosi hanno presentato ufficialmente il Progetto Pilota Irpinia “Turismo delle radici: Ritorno alle Antiche Dimore Irpine tra Conservazione e Innovazione”.

 

Presso la Sala Stranges del Palazzo di Governo, a spiegare i dettagli del progetto sono intervenuti la Commissaria di Avellino, Giuliana Perrotta, il presidente della Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane, i due consiglieri della vicepresidenza del Consiglio dei ministri, Carmine De Angelis e Giuseppe Incocciati, il presidente di Trenitalia, Stefano Cuzzilla. Nutrita la schiera di amministratori espressione dei 118 comuni irpini. 

 

I due esponenti di Governo hanno illustrato congiuntamente il piano dei due dicasteri per valorizzare la “destinazione Irpinia” e trasformare l’annoso tema dello spopolamento in un’occasione di rilancio economico, sociale e culturale. 

 

Il progetto convoglierà complessivamente 90 milioni di euro sul territorio provinciale: 70 milioni finanziati dalla Farnesina attraverso la dotazione Fsc 2021-2027 - è il primo piano per la Farnesina finanziato con le risorse della Coesione - e 20 milioni messi a disposizione dal Viminale per interventi mirati sulla sicurezza dei borghi e dei Comuni irpini. Le risorse del Ministero degli Affari Esteri rientrano in un fondo da 200 milioni, ripartito per il 70% al Sud e per il 30% al Centro-Nord. A Puglia e Campania sono destinati 140 milioni, di cui 70 assegnati all’area di intervento della provincia di Avellino, l’ente attuatore sarà la Provincia.

 

L’iniziativa è il risultato di un’istruttoria durata oltre un anno e in linea con le direttive europee. L’obiettivo - indicato da Tajani e Piantedosi - è costruire un modello innovativo di intervento integrato, capace di favorire il ritorno nelle terre d’origine delle diverse generazioni di emigrati e degli italo-discendenti interessati a ricostruire il proprio legame con l’Irpinia. 

 

«Questo del Turismo delle Radici è un progetto Pnrr che ho trovato in fase di attuazione quando mi sono insediato come ministro nel 2022 - ha spiegato in premessa il vicepremier Antonio Tajani -. Da chi come me ha vissuto tanti anni all’estero, ho pensato bisognasse dare la possibilità a chi vive fuori di poter riscoprire le proprie origini. In un primo momento si era pensato di affidare il progetto alle Regioni, ma le mie riserve erano rivolte in particolare ai piccoli comuni, avevo paura che non potessero avere la giusta attenzione rispetto a realtà come Napoli e Salerno. Per questo ho chiesto ai miei consiglieri di coinvolgere principalmente i comuni sotto i 6 mila abitanti. Non possiamo pensare che lo sviluppo del paese possa proseguire senza il coinvolgimento di chi non è di norma sotto i riflettori. Abbiamo il dovere di non abbandonare le aree interne». Con l’Irpinia, sono cinque in totale i progetti pilota previsti dalla Farnesina. «Il 21 novembre a Roma – ha dichiarato il Ministro Tajani – illustreremo come questo modello verrà esteso ad altri comuni e realtà territoriali, nel Lazio e in Puglia».

 

«Abbiamo ragionato su scelte ponderate per realizzare una visione complessiva. Avellino non è mai stata sotto i riflettori come negli ultimi anni, penso al G7 di Mirabella Eclano. Con il contributo fondamentale e l’attenzione del ministro Piantedosi, che ringrazio, riusciremo a garantire maggiore sicurezza in chiave turistica grazie a un ventaglio di strumenti digitali, dall’illuminazione alla video sorveglianza».

 

Sul controllo della spesa, Tajani annuncia inoltre la costituzione di una cabina di regia ad hoc composta da un ex presidente della Corte dei Conti, un ex presidente aggiunto del Consiglio di Stato, e un generale di divisione della Guardia di Finanza.

 

«Sono particolarmente coinvolto da irpino e da ministro - gli fa eco Piantedosi - c’è grande amicizia e ammirazione personale per Antonio Tajani, che ha colto la particolarità di questo progetto per richiamare i tanti irpini fuori dalla provincia. Non è vero che non ci sono i soldi - dice rivolgendosi ai sindaci - la differenza la fa la capacità di tradurli in progetti concreti. Il Ministero dell’Interno ha messo su questo territorio negli ultimi 3 anni quasi 80 milioni di euro tra videosorveglianza, prevenzione del dissesto idrogeologico e, presto, un ulteriore finanziamento per il rafforzamento della sicurezza (14 milioni totali per la Campania, 1,5 per l’Irpinia ndr). Questo è un territorio che storicamente ha avuto grandi potenzialità e intelligenze - sottolinea Piantedosi - nonostante il declino demografico che sta vivendo, l’Irpinia è una provincia che cresce per il numero di startup innovative, per abbattimento del ricorso agli ammortizzatori sociali, parametri economici che fanno ben sperare per il futuro. Qui c’è una classe imprenditoriale che si sta imponendo facendo registrare il 43% di export dalla provincia verso i mercati internazionali. Ecco perché è un territorio che merita di essere accompagnato, sostenuto e incoraggiato».

 

 

 

 

Nel dettaglio, le quattro linee d’azione previste riguardano la riqualificazione sostenibile dei borghi storici — tra abbattimento delle barriere architettoniche, comunità energetiche e digitalizzazione — e la realizzazione del Polo museale “Migrantes” presso l’ex Carcere Borbonico di Avellino.

 

Una parte consistente delle risorse sarà indirizzata a progetti dal forte impatto territoriale: 16,5 milioni per i Borghi Smart e le Green communities, 27,5 milioni per la valorizzazione del Cammino di Guglielmo, l’itinerario storico-religioso di oltre 300 chilometri dedicato al santo patrono d’Irpinia che si snoda tra Campania, Basilicata e Puglia; 13 milioni per la riattivazione della tratta ferroviaria Avellino-Rocchetta con treni storici, ferro-ciclovia e mobilità dolce; altri 13 milioni individuati per la riqualificazione del nodo ferroviario della stazione di Avellino - dal 2021 priva di collegamenti su ferro, unico capoluogo della Campania ancora escluso dalla rete nazionale -, destinato a diventare la principale porta d’ingresso del territorio ad est del capoluogo attraverso un nuovo hub intermodale e servizi turistici innovativi.

 

Il progetto prevede inoltre azioni pilota finanziate dal Pnrr, in particolare per il Cammino di Guglielmo e per le Green Communities. Alcuni interventi strategici risultano già supportati da fondi complementari per la fase di progettazione. L’iniziativa del Ministero dell’Interno, integrata nel quadro complessivo, sarà rivolta al rafforzamento della sicurezza locale e alla prevenzione dei fenomeni di microcriminalità, con interventi mirati nei borghi maggiormente esposti.

 

Complessivamente, il pacchetto di misure punta a costruire un’identità turistica moderna e coerente, capace di attrarre visitatori e a limitare gli effetti della diaspora irpina attraverso un’offerta culturale rinnovata, infrastrutture potenziate e un uso coordinato delle risorse pubbliche. Un banco di prova che, nelle intenzioni dei due ministeri, potrebbe diventare modello replicabile in altre aree interne del Paese. (Mam)

(© 9Colonne - citare la fonte)