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Venezuela, Pellegrino (Fdi): dirimente appello Machado a stare dalla parte del popolo

Roma, 17 nov - “Sul Venezuela al momento credo che dobbiamo attendere, nel senso che sono trapelate delle notizie, stiamo a guardare per vedere quello che accade dal punto di vista geopolitico. Sappiamo che da qualche mese c'è una forte attività di deterrenza da parte degli Stati Uniti, si vocifera di un attacco militare da parte di Trump: personalmente non ci credo, ieri però c'è stato un evento dirimente, cioè un invito formale venuto da Maria Corina Machado a partecipare, se mai accadesse attivamente, alla ripresa orgogliosa del Venezuela e quindi un invito, nel caso ci fosse un conflitto o comunque un momento di belligeranza, un momento di crisi, a stare dalla parte del popolo e a non stare, dunque, dalla parte di Maduro”. Così Cinzia Pellegrino, senatrice Fratelli d’Italia, commentando l’appello della leader dell’opposizione venezuelana, Premio Nobel per la Pace. “In sostanza, che cosa possiamo sospettare? – è la riflessione della parlamentare, da sempre attenta alle vicende del Paese sudamericano - Che dietro a questo appello, molto formale, senza ulteriori indizi, ci sia il suggerimento da parte di Maria Corina Machado non soltanto al popolo ma anche ai militari, nel caso in cui la situazione precipitasse, insomma si aggravasse o comunque avesse un cambiamento forte rispetto all'attuale gestione di Maduro, che è incontestata. Un appello a porsi dalla parte del popolo e di dare una mano a far cascare il regime. Personalmente penso che un attacco da parte degli Usa sia quasi improbabile, perché bisognerebbe giustificarlo fortemente rispetto agli altri Paesi” ribadisce Pellegrino, secondo cui è vero che Trump “ha ragionato sulla lotta alla droga, sappiamo benissimo che il governo di Maduro è perfettamente complementare a questo traffico, è dentro al “Cartel de los Soles”, però questo secondo me non basta a giustificare una vera e propria guerra all'interno dei Caraibi”. “Quindi – conclude la senatrice - se ci fosse un supporto dall'interno, se il regime fosse fatto cadere dagli stessi venezuelani, ecco il cambiamento sarebbe sicuramente inevitabile e sarebbe sicuramente un successo, un successo della democrazia e un successo dello stesso popolo venezuelano”. (PO / Roc) ////

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