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direttore Paolo Pagliaro

DA CASSAZIONE VIA LIBERA
A QUESITO REFERENDARIO

DA CASSAZIONE VIA LIBERA <BR> A QUESITO REFERENDARIO

L’Ufficio centrale per il referendum della Corte Suprema di Cassazione ha approvato le quattro richieste referendarie riguardanti la riforma della giustizia, presentate da parlamentari appartenenti sia alla maggioranza sia all’opposizione. Nello specifico, l’Ufficio ha affermato che tali richieste risultano coerenti alle disposizioni “dell'art.138 della Costituzione e della legge n. 352 del 1970”. Per quanto riguarda il quesito referendario considerato legittimo, esso sarà il seguente: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente ‘Norme in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare’ approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 253 del 30 ottobre 2025?”.

Sul versante politico, continuano le polemiche sulla risposta di ieri sera del ministro della Giustizia Carlo Nordio alle parole del procuratore generale di Napoli, Aldo Policastro, secondo cui la riforma della giustizia attuerebbe il piano della P2. Per il Guardasigilli, infatti, in tema giustizia anche Gelli avrebbe detto cose giuste: “Se Gelli ha detto che Gesù è morto in croce non per questo dobbiamo dire che è morto di polmonite e anche che l’orologio sbagliato segna due volte al giorno l’ora giusta. Se anche Gelli è inciampato nella verità non per questo la verità non è più la verità”. Al ministro ha risposto il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, durante il suo tour in Veneto, affermando che si tratta di una legge fatta per assicurare al governo di non essere intralciato dalle inchieste della magistratura e per ritornare alla casta dei privilegiati della politica. Sulla vicenda è intervenuto anche Nicola Fratoianni di AVS dai microfoni di Rainews, nel corso di Inside: “Le parole utilizzate da Nordio - ha detto - sono davvero vergognose. Qui si è superato davvero ogni limite: Nordio è un ministro della Repubblica, il Guardasigilli, ha giurato sulla Costituzione. Dovrebbe sapere bene, visto che fa il ministro della giustizia, che Licio Gelli non era un privato cittadino, era il capo di una loggia massonica segreta con un obiettivo: un progetto eversivo in questo Paese e quel piano eversivo della loggia P2 conteneva anche quell’ipotesi di riforma”. Dal Pd, infine, ha commentato il deputato dem Andrea De Maria, specificando che le dichiarazioni “sono davvero inaccettabili”, aggiungendo poi che presenterà “una interpellanza parlamentare per chiedere chiarimenti al ministro”. (19 NOV - gci)

(© 9Colonne - citare la fonte)
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