Vengono prodotti negli istituti superiori per poi arrivare sugli scaffali, per essere venduti: vini bianchi, rossi o rosati ma anche spumanti e distillati, olio extravergine d'oliva, pasta, miele e marmellate. Tutto rigorosamente “made in Mim”. “E’ questo il marchio – scrive Il Messaggero - promosso dal ministro dell'istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, che va a certificare la qualità dei prodotti che arrivano dalle scuole superiori come gli istituti alberghieri o gli agrari. Il marchio registrato rappresenta un sigillo a garanzia della provenienza e della qualità, prima dell'immissione sul mercato: i prodotti verranno venduti attraverso canali "ad alto traffico" come gli aeroporti e le stazioni. Il progetto intende infatti raccontare la scuola italiana come una fucina di eccellenze simili al Made in Italy tradizionale. “Verranno portati negli aeroporti e nelle stazioni – le parole di Valditara - verranno fatti conoscere anche agli stranieri per far capire la bellezza e la qualità della nostra scuola”. Ieri inoltre, a Maranello, è stato presentato anche un altro progetto che lega la scuola italiana ad un grande simbolo del made in Italy: il polo educativo M-Tech "Alfredo Ferrari", che sorgerà a Maranello nel 2029 in occasione del centenario della Scuderia Ferrari con l'obiettivo di formare le future generazioni di innovatori nell'ambito della tecnologia e dell'automotive. Il nuovo edificio, voluto da Ferrari in collaborazione con la Fondazione Agnelli e gli enti locali, ospiterà l'istituto tecnico statale "Alfredo Ferrari" di Maranello, fondato e donato da Enzo Ferrari e frequentato oggi da circa 800 studenti, l'Its Maker Academy, i corsi di aggiornamento professionale e il Muner, Motor Valley University of Emilia-Romagna, con più di 40 aule, oltre a laboratori e officine. (20 nov - red)
(© 9Colonne - citare la fonte)



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