Roma, 20 nov – “La medicina di genere è entrata nella pratica clinica italiana, ma il percorso è ancora incompleto”. Così Francesca Merzagora, presidente di Fondazione Onda ETS, commenta la presentazione alla Camera del Libro Bianco 2025 “Medicina e Farmacologia di genere. Evoluzione, traguardi, sfide”, realizzato quest’anno in occasione del ventennale della Fondazione e in collaborazione con Farmindustria. “Abbiamo una maggiore sensibilità, siamo stati il primo Paese ad avere una legge e dei piani attuativi, le società scientifiche sono molto attive e l’Istituto Superiore di Sanità svolge un lavoro fondamentale attraverso osservatorio e centro dedicati”, sottolinea Merzagora. Tuttavia, le criticità restano. “Le donne non sono ancora sufficientemente incluse nei trial clinici, mancano dati disaggregati e i medici non sono ancora così sensibilizzati. Inoltre, la forte regionalizzazione della sanità porta a un’applicazione a macchia di leopardo”. Un quadro dunque “in chiaroscuro”, conferma Merzagora, che invita però a guardare ai segnali positivi: “È stato presentato nel marzo 2024 un disegno di legge, a firma Zullo e Zaffini, per migliorare la medicina di genere. Siamo ottimisti: in pochi anni questo approccio sarà davvero interiorizzato da tutti gli stakeholder”.
(PO / Sis)
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