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Violenza donne, Di Biase (Pd): bei segnali da Parlamento, necessario lavoro su educazione

Roma, 24 nov - “Un bel segnale dal Parlamento. Noi la scorsa settimana abbiamo votato la modifica del 609 bis, introducendo il concetto di consenso, quindi non sarà più la violenza basata sulla minaccia o sulla costrizione, ma appunto sulla volontà della vittima ad avere un atto sessuale. E dunque non vedremo più quelle battute vittimizzanti nei confronti delle donne all'interno delle aule di tribunale”. Così Michela Di Biase. deputata Partito democratico, che ha preso parte a Montecitorio all’evento “Italia e parità di genere: ridefinire le priorità e accelerare il cambiamento insieme a UN Women Italy”. “Domani alla Camera – aggiunge - voteremo il nuovo reato autonomo di femminicidio: anche questo è un provvedimento che voteremo all'unanimità. Penso però che il tema della violenza di genere non vada affrontato esclusivamente da un punto di vista penale. Le norme certo sono fondamentali, grazie al Codice rosso molto si è potuto fare rispetto al contrasto della violenza di genere, ma non basta. E’ necessario in questo momento storico, in cui l'Istat dà dei dati allarmanti sulla violenza di genere, soprattutto se guardiamo quei dati rispetto alle giovani donne, lavorare perché ci sia un cambiamento profondo della cultura purtroppo violenta, patriarcale, misogina, che ancora purtroppo è presente all'interno della nostra società. Educare i bambini al rispetto, a una sessualità consapevole, alla comprensione dell'altro. Penso che per cambiare e annientare un fenomeno così complesso come è quello della violenza di genere c'è bisogno di un cambio radicale che parta dall'educazione, che parta dai nostri ragazzi e ragazze” conclude Di Biase. (PO / Roc)

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