C’è stato un rinnovato ottimismo intorno al piano di pace per l’Ucraina. E sono state proprio le parole del presidente russo Vladimir Putin ad aprire uno spiraglio alle speranze. In una conversazione telefonica con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ha riferito l’ufficio stampa del Cremlino, Putin ha osservato che le proposte statunitensi potrebbero, in linea di principio, costituire la base per un accordo di pace definitivo in Ucraina. “Recep Tayyip Erdogan ha espresso la sua intenzione di fornire tutta l’assistenza possibile al processo negoziale e la sua disponibilità a continuare a fornire la piattaforma di Istanbul per tali scopi”, è scritto nella dichiarazione del Cremlino. Putin ed Erdogan, inoltre, hanno concordato di intensificare i contatti russo-turchi sulla questione ucraina a vari livelli e di continuare a mantenere contatti regolari. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, tuttavia, su X ha frenato: “I confini non possono essere cambiati con la forza” ed “è importante sostenere il processo negoziale”, aggiungendo di essere “grato per ogni consiglio e ogni informazione che riceviamo dai leader europei”. E ancora: “I criminali di guerra non devono sfuggire alla giustizia e l’aggressore deve pagare per intero per la guerra che ha iniziato” ed “è per questo che le decisioni sui beni russi sono essenziali”, specificando che è necessario continuare a fare pressione sulla Russia. In ogni caso, su Telegram Zelensky ha affermato che sta aspettando “un rapporto completo questa sera sull'andamento dei negoziati a Ginevra e sui punti chiave dei partner. Sulla base dei risultati dei report, decideremo i passi successivi e i tempi”. Intanto, ha fatto sapere l’Economist, l’Amministrazione statunitense starebbe pensando di posticipare di una settimana la scadenza precedentemente fissata per il 27 novembre per l’accordo di un piano di pace da parte dell’Ucraina.
Anche da parte dei vertici europei c’è stato un moderato ottimismo: “A Ginevra sono stati compiuti buoni progressi nelle negoziazioni per fermare la guerra in Ucraina, ma molto resta da fare - ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo in apertura del summit tra Unione europea e Unione africana in corso a Luanda, in Angola - Abbiamo posto solide basi su cui lavorare. Dobbiamo rimanere uniti nell'interesse dell’Ucraina, che resta al centro dei nostri sforzi”. Ha anche chiarito che “l'integrità e la sovranità del territorio ucraino devono essere rispettate. Solo l'Ucraina, come Paese sovrano, può scegliere il suo destino e il suo territorio”, e che l’Ue si impegnerà “fin da domani con una Coalizione di volenterosi”. Il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, ha aggiunto su X: “L’Ue si impegna a continuare a fornire al presidente Zelensky tutto il sostegno di cui ha bisogno. L'incontro di ieri a Ginevra tra i rappresentanti degli Stati Uniti, dell’Ucraina e dell’Europa ha segnato un progresso significativo. Restano ancora alcune questioni importanti da risolvere, ma la direzione è positiva. Le questioni che riguardano direttamente l’Ue richiedono il pieno coinvolgimento e la piena decisione da parte dell’Ue. L’Ucraina ha scelto l’Europa e l’Europa sosterrà l’Ucraina”.
Dalla riunione in Angola sono arrivati anche vari commenti da parte dei leader europei. Secondo quanto appreso da fonti di Palazzo Chigi, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha evidenziato l’apertura del presidente degli USA a confrontarsi con i partner sulla proposta del piano di pace in 28 punti. Il premier britannico Keir Starmer ha ribadito che lo scopo dei negoziati deve essere “una pace giusta e duratura”, sottolineando che “entrambe le parole sono importanti”. In visita a una scuola primaria di Peterborough, Starmer ha anche sottolineato che i colloqui di Ginevra stanno avanzando e che tutti i partner sono focalizzati sul risultato finale, cioè fare in modo che le questioni che riguardano l'Ucraina vengano decise dall’Ucraina. Per domani è attesa la riunione virtuale della coalizione dei Volenterosi. “La Russia deve sedersi al tavolo delle trattative”, ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz, a margine del vertice di Luanda, anche se ha specificato che non sono previste soluzioni a breve.
Polemiche verso l’Ue, invece, dal primo ministro ungherese Viktor Orban, secondo cui l’Europa vuole che il conflitto continui, ma non ha i fondi per finanziare Kiev: “L'Unione Europea vuole continuare la guerra, ma non ha un centesimo per fornire all’Ucraina equipaggiamento militare, un centesimo per finanziare le operazioni dell’Ucraina e non ha idea di come ottenere questi soldi”, ha detto in un videomessaggio pubblicato sul proprio profilo Facebook. Inoltre, ha specificato che Budapest è contraria allo stanziamento di fondi all’Ucraina e ai prestiti dei paesi dell'UE. (24 NOV - gci)
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