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Libri, Romeo (Pd): per un’Europa dei comuni serve più autonomia negli statuti

“L’auspicata unificazione dal basso non è avvenuta in Europa, ma questo non vuol dire che non ci si possa arrivare. Partendo da questa idea ho cominciato a scavare e ho visto che le nostre fonti si intrecciano, non confliggono. Quindi il traguardo dell’Europa dei popoli è già stato scritto nelle nostre fonti”. Lo afferma Giovanni Danese, autore del libro ‘Statuti, finanze e autonomia: punti chiave per un’Europa dei comuni’ presentato oggi alla Camera dei Deputati. Per arrivare ad un’Europa fondata sui Comuni “manca consapevolezza dei modelli che già abbiamo. L’Italia in questo è maestra: 8.000 comuni che fanno scuola mettendo insieme i principi di finanza pubblica e di coesione sociale, e che però hanno ancora una rigidità: gli statuti comunali, dove dovrebbe esserci una vera e propria autonomia per poter cercare quella flessibilità che può dare ai comuni la possibilità di dare risposte ai singoli territori e poi, in modo collettivo, ai territori interi”. Lo dichiara la deputata del Pd Nadia Romeo a margine della presentazione del libro. “Lo si può fare, lo spiega bene l’avvocato Giovanni Danese nel suo libro, mettendo insieme la finanza pubblica e la parte tecnica degli statuti ma affiancandola a quel grande lavoro di coesione sociale e partecipazione attiva che i comuni sanno fare, in modo tale che i due elementi interagiscano tra di loro e creino queste condizioni”, conclude Romeo.

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