Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

KIEV AGLI USA: ECCO
IL NOSTRO PIANO DI PACE

KIEV AGLI USA: ECCO <BR> IL NOSTRO PIANO DI PACE

Fonti ucraine hanno confermato che Kiev ha inviato ieri a Washington l'ultima versione del proprio piano per porre fine alla guerra con Mosca, in risposta alla precedente proposta di pace elaborata dagli Stati Uniti, considerata di fatto inaccettabile dai rappresentanti del paese invaso nel 2022 perché troppo appianata sulle posizioni del Cremlino. Un alto funzionario ucraino ha dichiarato ala stampa internazionale che la nuova versione del piano "tiene conto della visione ucraina" e costituisce "una proposta più spinta per una soluzione adeguata a questioni problematiche". I dettagli specifici del documento non sono stati divulgati in attesa della reazione ufficiale dell'amministrazione statunitense. Parallelamente, il Presidente americano Donald Trump ha suggerito che una soluzione al conflitto potrebbe essere vicina, affermando che "molte persone dicono che la situazione è più vicina che mai" ad essere risolta.

Il tycoon ha inoltre rivelato di aver avuto "parole abbastanza forti" durante le interlocuzioni con il Presidente francese Emmanuel Macron, col Primo Ministro britannico Keir Starmer e col Cancelliere tedesco Friedrich Merz, ovvero i principali sponsor della cosiddetta coalizione dei “volenterosi”, fautori di una linea senz’altro più dura di quella di Washington nei confronti di Mosca. I leader europei avrebbero proposto a Trump un incontro sull'Ucraina in Europa già questo fine settimana, con la potenziale partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Tuttavia, Trump ha espresso cautela sulla partecipazione americana, affermando: "Prima di andare a una riunione, ci sono delle cose che vogliamo sapere [...] Prenderemo una decisione. Non vogliamo perdere il nostro tempo". Il Presidente americano ha dato ulteriore prova della sua insofferenza nei confronti di Zelensky, a cui in precedenza aveva rimproverato di non aver letto la proposta di pace americana.

In un tale contesto di alta tensione diplomatica, la Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha intanto approvato un nuovo disegno di legge sulla spesa per la difesa da 900 miliardi di dollari, che include una serie aiuti militari all'Ucraina. Il disegno di legge, approvato con un sostegno bipartisan (312 voti favorevoli e 112 contrari), riautorizza l'utilizzo della Ukraine Security Assistance Initiative (USAI), stabilendo che l'Ucraina riceverà 400 milioni di dollari all'anno tramite questo programma per gli anni fiscali 2026 e 2027. La misura pone anche limiti alla capacità del Presidente Trump di ridurre il supporto a Kiev, richiedendo al Dipartimento della Difesa di notificare il Congresso entro 48 ore in caso di decisioni volte a limitare la condivisione di informazioni di intelligence con l'Ucraina. Inoltre, la legge impedisce una riduzione del numero di soldati americani in Europa al di sotto di 76.000 unità per più di 45 giorni. Va sottolineato che l'amministrazione Trump non ha utilizzato la Presidential Drawdown Authority (PDA), preferendo vendere armi all'Ucraina tramite i partner della NATO, utilizzando la Prioritized Ukraine Requirements List (PURL). Trump ha ripetutamente ribadito che gli Stati Uniti non stanno "pagando per la continuazione della guerra", ma traggono profitto dalla vendita di armi ai partner NATO. Il disegno di legge passerà ora al Senato, dove si prevede un'approvazione altrettanto bipartisan. (11 DIC - deg)

(© 9Colonne - citare la fonte)