L'Unione Europea ha ufficialmente annunciato ieri il dietrofront sullo stop totale ai motori endotermici inizialmente previsto per il 2035. Il nuovo pacchetto per l'automotive, presentato dal Vicepresidente Stéphane Séjourné, introduce un approccio più flessibile: le case automobilistiche dovranno ridurre le emissioni allo scarico del 90%, compensando il restante 10% tramite l'uso di biocarburanti, e-fuel o acciaio "green". Questa apertura permette a modelli ibridi (plug-in e mild) e veicoli con range extender di restare sul mercato oltre la scadenza fissata, accogliendo le istanze di Italia e Germania. Nonostante le deroghe, l'UE conferma l'obiettivo della decarbonizzazione totale entro il 2035, imponendo che ogni emissione residua venga compensata a monte.
Proprio ieri Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in un videomessaggio inviato all'evento celebrativo della fusione tra Assopetroli-Assoenergia e Assogasmetano svoltosi a Roma, ha sottolineato che i biocarburanti sostenibili “possono e devono dare un contributo essenziale alla decarbonizzazione”, dal momento che “l’obiettivo del bando ai motori termici entro il 2035 non è realizzabile in termini economici e sociali”. “Sono convinto che la scelta fatta a suo tempo fosse una scelta per interessi di alcuni Paesi, non per il nostro”, ha aggiunto il ministro. La fusione tra Assopetroli-Assoenergia e Assogasmetano, segna una svolta per il settore energetico italiano: l’operazione mira ad ampliare gli ambiti di rappresentanza delle imprese associate, che coprono circa il 75% del fabbisogno nazionale di prodotti petroliferi ed energetici e gestiscono il 50% delle stazioni di servizio presenti sulla rete italiana, con oltre 12mila punti vendita. Un passaggio storico, anche alla luce della decisione della Commissione europea di revocare lo stop ai veicoli endotermici, inizialmente previsto per il 2035.
L’evento è stato aperto dall’intervento di Lisa Orlandi, economista petrolifera di Ricerche Industriali ed Energetiche (RIE), che nella sua relazione ha evidenziato come, nel mix energetico mondiale attuale, le fonti fossili siano utilizzate ancora per oltre l’80% dei casi. Successivamente, il dialogo tra Andrea Rossetti, presidente Assopetroli-Assoenergia e Flavio Merigo, presidente Assogasmetano, ha sottolineato il ruolo della fusione nel rafforzare la rappresentanza nazionale ed europea delle imprese, favorire la razionalizzazione dei servizi e consolidare il settore dei carburanti liquidi e gassosi, dai tradizionali ai low carbon fuels (LCF).
“Con questa fusione diamo vita a un’associazione più forte, coesa e capace di rappresentare l’intera filiera dei carburanti, valorizzando le imprese sia nel settore tradizionale che in quello dei biocarburanti e del gas per autotrazione”, ha dichiarato Rossetti: “L’integrazione con Assogasmetano non è solo un’operazione organizzativa, ma una scelta strategica per rafforzare la nostra capacità di advocacy, garantire continuità gestionale, ottimizzare i servizi agli associati e sostenere una transizione energetica del Paese che sia ordinata e non ideologica”, ha continuato. “La fusione con Assopetroli-Assoenergia rappresenta anche per le imprese del settore del biometano un’opportunità concreta di crescita e visibilità, oltre che di partecipazione attiva al percorso di decarbonizzazione del Paese. Una questione, quella dell’importanza dei carburanti sostenibili, che abbiamo condiviso anche con il ministro Pichetto Fratin, che ringraziamo per aver posto il tema a Bruxelles”, ha detto invece Merigo: “In tale scenario il nuovo assetto associativo permette di continuare il percorso intrapreso e mettere a sistema competenze, esperienze e servizi; è un momento storico per il settore, che dimostra come l’unità possa trasformarsi in innovazione e capacità di incidere sulle scelte strategiche e normative”.
Nel corso dell’evento si è tenuta anche la tavola rotonda “Verso una filiera energetica integrata: riflessioni strategiche sul ruolo dei biocarburanti nella transizione energetica” a cui hanno preso parte Giovanni Perrella, Esperto Senior della Segreteria Tecnica del Dipartimento Energia - Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il quale ha sostenuto la necessità di “insistere” a livello europeo per raggiungere “un’apertura totale ai biocarburanti”, Attilio Punzo, Direttore Direzione Riconoscimento Incentivi e Titoli - GSE, Dario Falchi, Amministratore Delegato Retitalia S.p.A e Stefano Fiorini, Amministratore Delegato Iter s.r.l. All’evento ha preso la parola anche il sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy Massimo Bitonci, che ha mostrato soddisfazione per la revisione del piano europeo per il 2035. (17 DIC - red)
(© 9Colonne - citare la fonte)



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