Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

BARACHINI: GRAVISSIME
INTIMIDAZIONI DI MOSCA

BARACHINI: GRAVISSIME <BR> INTIMIDAZIONI DI MOSCA

“Il premio Sacharov oggi viene dato a due giornalisti che sono in prigione: è un monito, è un momento importantissimo, soprattutto per quello che sta avvenendo nel mondo. Ieri l’ambasciata russa ha attaccato due testate italiane. Noi rimandiamo con forza al mittente quegli attacchi. Pensiamo che ogni tentativo di intimidazione o di modificare una linea editoriale sia gravissimo. Difendiamo la libertà di opinione, difendiamo la libertà delle testate e l’indipendenza delle testate. In questo momento i media sono attrattivi, sono centrali nella vita pubblica e politica del nostro Paese proprio perché sono indipendenti”. Così il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’informazione e all’editoria, Alberto Barachini, a margine dell’evento svoltosi ieri a Roma presso il centro Esperienza Europa – David Sassoli, dedicato alla libertà di pensiero e alla difesa dei diritti umani, organizzato dall’Ufficio del Parlamento europeo in Italia in occasione della consegna del Premio Sacharov 2025 ai giornalisti Andrzej Poczobut e Mzia Amaglobeli, attualmente detenuti in Bielorussia e in Georgia.

“Molto spesso – ha detto inoltre Barachini - viene raccontato che i giovani non sono interessati all’informazione, non sono interessati al giornalismo: questo è falso. Sono molto interessati all’informazione e alla comunicazione. Certamente sono interessati a un linguaggio che è diverso dal passato, con magari meno capacità di approfondire certe notizie, ma è anche una responsabilità del giornalismo andare a incontrare questi giovani, trovare un modo di comunicazione per interessarli a una realtà che cambia e che sta cambiando in maniera veramente drammatica negli ultimi anni”. “Io penso che bisogna trovare un equilibrio fra la distribuzione dei contenuti informativi e la produzione dei contenuti informativi. La produzione dei contenuti informativi è costosa, è complicata, prevede esperienza, prevede capacità di mediazione che i giornalisti hanno. La distribuzione dei contenuti oggi a volte ha la meglio rispetto alla produzione, ma è un fattore che non ha gli stessi costi, non ha le stesse responsabilità. Dobbiamo lavorare sia in Italia che in Europa per ristrutturare questo disequilibrio”, ha concluso il sottosegretario. (17 DIC - red)

(© 9Colonne - citare la fonte)
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