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CASO HANNOUN,
DESTRA ALL’ATTACCO

CASO HANNOUN, <BR> DESTRA ALL’ATTACCO

E' sempre più un caso politico la vicenda di Mohammad Hannoun, presidente dell'Associazione dei Palestinesi in Italia, arrestato nell'ambito dell'operazione “Domino” con l'accusa di essere a capo di un'organizzazione per il finanziamento di Hamas, attraverso fondi raccolti con scopi in apparenza solidali. Per il cittadino giordano, arrestato insieme ad altre 8 persone, un presidio di solidarietà è stato organizzato davanti al carcere di Genova: oggi Hannoun ha incontrato i suoi legali, in vista dell'interrogatorio di garanzia previsto per domattina. Intanto, diversi esponenti del centrosinistra sono 'sotto il fuoco' del centrodestra per i presunti contatti avuti con lui.  "Non ho mai sostenuto Hannoun, non è amico mio. L'ho incrociato una sola volta, diverso tempo fa, a una conferenza stampa in cui c'erano moltissime persone" afferma in un'intervista a Repubblica Nicola Fratoianni, leader di Sinistra italiana e parlamentare di Avs. Angelo Bonelli, leader dei Verdi, rimbalza le accuse nell'altro campo: "Noi accusiamo la destra di aver voltato le spalle al popolo palestinese, che è stato sterminato dalle politiche criminali di Netanyahu. Noi accusiamo la destra di vendere armi a chi ha ucciso donne e bambini". Al centro delle polemiche finisce anche un consigliere comunale di maggioranza a Thiene, nel vicentino, che ha espresso solidarietà al presidente dell'Associazione dei Palestinesi in Italia. Secondo  Elena Donazzan, europarlamentare di Fratelli d’Italia, le dichiarazioni di Alaeddine Kaabouri "sono gravissime e incompatibili con qualsiasi incarico istituzionale. Non si tratta di libertà di opinione ma di una presa di posizione che delegittima un’operazione antiterrorismo e il lavoro delle forze dell’ordine, arrivando a presentarlo come repressione politica". "È ancora più inaccettabile - aggiunge - che tutto ciò avvenga proprio a Thiene, città di Matteo Miotto, soldato italiano caduto in Afghanistan combattendo contro il terrorismo islamista. Nella sua città non può esserci alcuna ambiguità, nemmeno simbolica, verso chi è accusato di sostenere mondi che minacciano la nostra sicurezza e i nostri valori". (Roc)  

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