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BOITANO, LE EVOLUZIONI DI UN ITALO-AMERICANO

BOITANO, LE EVOLUZIONI DI UN ITALO-AMERICANO

E’ andata a Brian Boitano, ex campione olimpico di pattinaggio sul ghiaccio, medaglia d’oro a Calgary nel 1988, e noto presentatore televisivo americano, l’11esima edizione del Premio Radici della Regione Liguria. La consegna è avvenuta stamane a Favale di Malvaro, in provincia di Genova, in occasione della 53esima edizione della Festa dell’Emigrante organizzata dal Comune di Favale, Regione Liguria, Associazione Liguri nel Mondo e Consulta per l’Emigrazione. Il premio viene assegnato ogni anno a un ligure che nel Paese dove risiede continua a mantenere saldi i rapporti con il paese d’origine. Nel 2006 Boitano è voluto tornare nella valle del Malvaro per conoscere la terra dei suoi avi. In seguito ha acquistato la casa paterna in località Alvari, ristrutturata e inaugurata lo scorso anno. “Anche quest’anno sono giunti a Favale - afferma Boitano - emigrati provenienti da ogni parte del mondo e in modo particolare dal Sud America”. “Purtroppo a causa della crisi in atto - dice l’assessore all’emigrazione della Regione Enrico Vesco - molti giovani laureati scelgono la strada dell’emigrazione, un fenomeno che le istituzioni devono impegnarsi a limitare per non impoverire ulteriormente il nostro Paese”. Brian Boitano, 50 anni, grande pattinatore artistico sul ghiaccio, sei volte campione del mondo, oggi è una star televisiva Usa. Come atleta è ricordato principalmente per la sua tecnica di salto e per aver migliorato gli aspetti tecnici di questo sport sia in ambito dilettantistico che professionistico. Fu il primo pattinatore statunitense ad aver compiuto con successo un triplo axel nel 1982 e sempre il primo atleta a tentare un salto quadruplo in gara. Una caricatura di Brian Boitano, in cui viene ritratto come un supereroe, appare nella serie a cartoni animati South Park. Nel lungometraggio “South Park: il film - Più grosso, più lungo & tutto intero” i protagonisti cantano una canzone intitolata “What Would Brian Boitano Do” nella quale si attribuiscono allo sportivo imprese fantasiose (e alquanto improbabili) come aver “sconfitto Kublai Khan”, aver costruito le piramidi e aver “salvato l’umanità” viaggiando nel tempo fino all'anno 3010 sconfiggendo il re dei robot. (Caf – 30 giu)

(© 9Colonne - citare la fonte)
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