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Asia Argento, “La strega rossa” tra foto e racconti

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

Asia Argento, “La strega rossa” tra foto e racconti

 “Asia Argento. La strega rossa” (Edizioni Sabinae, pp. 224, 25,50 euro) di Stefano Iachetti, attraverso disegni, racconti e scatti fotografici privati dell'artista e immagini dei suoi film, mostra il talento poliedrico di Asia Argento, disegnando un ritratto completo del suo mondo artistico, professionale e spirituale. Una sezione del volume è dedicata al reportage di Stefano Iachetti, autore del libro, sui set di "Era di marzo" e "Incompresa" della regista Argento. Le fotografie ritraggono l'artista in azione e mostrano il suo lato meno glamour e più vero, lontano dall'icona pop e trasgressiva a cui siamo abituati. Asia Argento è un'artista capace di utilizzare più forme espressive, il cinema, la scrittura, la musica, e di raggiungere un pubblico vasto e variegato. Il libro è concepito come una serie di suggestioni, un percorso emozionale che metta in luce i lati meno conosciuti ed esplorati di quest'artista e che incuriosisca ad andare oltre. “Per gli spettatori che hanno meno di quarant’anni, Asia Argento è come una compagna di classe ribelle, una coetanea strana e affascinante. La sua inquietudine di adolescente era apparsa alla fine degli anni ‘80, un po’ noiosi e un po’ fangosi” si legge nella prefazione del libro. (Red)

MONFRECOLA RACCONTA “LA STAGIONE DEGLI SCAPOLI”

Londra, inizi del Novecento: abbandonato malamente dalla fidanzata Vera alla vigilia delle nozze, il critico letterario Cyril Billingwest affoga la sua delusione gettandosi a capofitto nella stesura de Le dodici mosse di Ulisse, un prontuario con una dozzina di infallibili rimedi per tenere lontano lo spettro insidioso del matrimonio da ogni scapolo ingenuo. Venuto a conoscenza del progetto letterario, l’astuto e calcolatore cugino George Billingwest propone a Cyril di utilizzare il suo vademecum come statuto di un sindacato maschile da fondare insieme. La neoistituzione, improntata alla più rigorosa misoginia, si chiamerà Scapolificio Billingwest. Deputata a coordinare la macchina organizzativa dovrà essere, in ossequio alla 12a mossa di Ulisse, una segretaria tuttofare “brutta e antipatica così da accentuare in ogni uomo la propensione alle magnificenze di una vita solitaria”. A presentarsi all’appello, però, è la giovane Penelope Truton, una donna bella, simpatica e di spiccata perspicacia. La sua indomabile volontà di pensare con la propria testa metterà a dura prova le sorti dello Scapolificio. Dopo l’esordio con Il Decisionista e il successo dello Strano furto di Savile Row, lo scrittore napoletano Vincenzo Monfrecola torna in libreria con “La stagione degli scapoli” (Gargoyle, pp. 207, 16 euro). (Red)

LE STRADE DEL TANGO DA GENOVA A BUENOS AIRES

“Se il tango avesse una carta d’identità ufficiale, probabilmente ci sarebbe scritto nato in Argentina da genitori genovesi” si legge in un estratto dell’introduzione al libro “Xena Tango”. Non sorprenda questa affermazione, anche se, quando parliamo di tango pensiamo all’Argentina come alla terra che ne ha visto la genesi. Ma, appunto, forse l’Argentina è stata testimone e nutrice, ma non genitrice del tango. Forse questo genere musicale e questa danza sono stati generati da un insieme di sentimenti, attitudini, tradizioni, sudore e lacrime di quanti, già a partire dalla metà dell’800, attraversavano il mare verso un mondo nuovo. Il progetto “Xena Tango”, composto da un libro e da un album, vuole raccontare e sottolineare il contributo della cultura genovese nella storia del tango argentino. Il libro (12 euro), curato dal giornalista Giampiero Vigorito, uscirà a fine ottobre: oltre 200 pagine di documentazioni d’epoca e immagini, che attraverso una serie di racconti evocano l’epopea degli emigranti genovesi arrivati in Argentina. I testi e le foto contenuti nel libro rappresentano un’integrazione al disco, approfondendo il progetto e ricostruendo le fasi più note ma anche le storie meno conosciute dei nostri connazionali in Sud America che, facendo leva sui suoni della loro terra d’origine e quelli dei luoghi che li stavano adottando, hanno esercitato una chiara influenza sull’evoluzione del tango. (Red)

 

IL VIAGGIO DI ANNA IN “UN SOGNO TRA I FIOCCHI DI NEVE”

Fin da bambina, Anna non ha mai potuto sopportare il Natale, con tutto il suo corredo di luci, addobbi, dolci e regali. Anche adesso, a 22 anni, ogni scusa è buona per sfuggire alle odiate feste. Ma quest'anno sottrarsi sarà impossibile: il suo adorato fratellino le ha strappato la promessa di raggiungerlo per festeggiare con tutta la famiglia, compreso l'insopportabile patrigno. E così, nel giorno della vigilia, Anna salta su un treno in viaggio tra Lipsia e Berlino. Ma basta un attimo di assopimento - o meglio, quello che sembra solo un attimo - per ritrovarsi in una desolata stazione sul Baltico, nel cuore della notte e nel pieno di una tormenta di neve. Come tornare indietro se non ci sono più treni? Non resta che chiedere un passaggio a chi capita: l'autista di uno spazzaneve, un saggio camionista polacco, tre vecchiette dall'aria misteriosa e... un surfista-psicologo piuttosto attraente. Ognuno con la sua storia, ognuno con un'esperienza da regalare in questa magica notte. Riuscirà Anna a mantenere la promessa? Ma soprattutto, riuscirà a capire cosa desidera davvero? Tutto questo è “Un sogno tra i fiocchi di neve” (Giunti, pp. 208, 9,90 euro) di Corina Bomann. (PO / Red)

“AMORI MIEI E ALTRI ANIMALI”, AUTOBIOGRAFIA A QUATTRO ZAMPE

Qual è l'argomento preferito da una gran parte dei lettori? Una storia d'amore, naturalmente, una storia che ti commuova fino alle lacrime. “Amori miei e altri animali” (Giunti, pp. 160, 14 euro) di Paolo Maurensig, non è però una storia d’amore, bensì una storia “di amori”, quegli amori che sono come pietre miliari lungo il percorso dell'esistenza, dalla prima infanzia alla vecchiaia: gatti e cani, per intenderci. Così, in una serie di episodi della sua vita, dal lontano passato fino ad oggi, legati alla presenza, a volte discreta a volte invadente, e spesso davvero coinvolgente, di questi insostituibili compagni di viaggio, l'autore si racconta in un modo del tutto inedito. Un apprendistato alla vita che avviene passo passo anche attraverso l'avvicendarsi di questi compagni di strada: un gatto birmano, un golden retriever, il micio Felix, Dalmazia la combina guai e tanti altri simpatici cuccioli. Un'autobiografia particolare, “a quattro zampe”, tenera e poetica. Un racconto esilarante e al tempo stesso struggente. (Red)

(© 9Colonne - citare la fonte)