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direttore Paolo Pagliaro

LAVORO, RETRIBUZIONE ORARIA MEDIA CALA A 13,97 EURO NEL 2016

(11 dicembre 2018) La retribuzione oraria media delle posizioni lavorative riferite ai dipendenti del settore privato (misurata dal registro statistico RACLI) è stata di 13,80 euro nel 2014, 14,01 euro nel 2015 e 13,97 nel 2016. La metà dei dipendenti, rileva l’Istat, percepisce una retribuzione oraria pari o inferiore a 11,06 euro nel 2014 e a 11,21 euro nel 2015 e nel 2016. Il campo di variazione delle retribuzioni orarie passa da 8 euro o meno percepiti dal 10% delle posizioni dipendenti a più bassa retribuzione a 21 euro e più del 10% delle posizioni lavorative a retribuzione più elevata. La regione con la retribuzione oraria mediana più elevata nel 2016 è la Lombardia (12,02 euro), seguono Trentino Alto Adige (11,96) e Piemonte (11,80). Le retribuzioni più basse si rilevano invece in Calabria (10,01 euro), Puglia (10,10 euro) e Campania (10,10 euro). L’aumento più significativo tra 2014 e 2016 è stato registrato in Trentino Alto Adige (+2,0%), Abruzzo, Puglia (+2,3%) e Basilicata (+3,3%). Con riguardo alle caratteristiche dell’impresa dove il lavoratore è occupato, le retribuzioni orarie mediane crescono al crescere della dimensione aziendale, con una progressione maggiore nell’Industria rispetto ai Servizi. Nel 2016, la retribuzione oraria mediana è pari a 10,18 euro nell’Industria e a 10,07 euro nei Servizi per le imprese con meno di 10 dipendenti; a 15,93 euro nell’Industria e 12,04 euro nei Servizi per quelle con 250 dipendenti e più.

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