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MAFIA A ROMA, PIGNATONE:
TORNA SE NON SI REAGISCE

MAFIA A ROMA, PIGNATONE: <br>TORNA SE NON SI REAGISCE

"L'indagine Mondo di Mezzo ha fornito moltissimi elementi di conoscenza" e "spero che vengano utilizzati per reagire perché poi deve essere chiaro che se gli spazi in qualche modo liberati da un'azione repressiva efficace non vengono occupati dalla società civile, dalla buona politica, dalla buona amministrazione, da una buona economia, prima o poi torneranno i criminali". Così il capo della Procura di Roma, Giuseppe Pignatone, dai microfoni del Giornale Radio Rai lancia l'allarme sul dopo Mafia Capitale. “A Roma esiste un patto di non aggressione tra organizzazioni criminali tradizionali e organizzazioni autoctone locali, per far andare meglio gli affari”, aggiunto Pignatone, intervistato in occasione dell'uscita del libro "Modelli Criminali" scritto con il suo aggiunto Michele Prestipino, in uscita domani. Pignatone ha anche parlato del caso Regeni: “Sono stati iscritti cinque ufficiali di polizia come indagati per il reato di sequestro di persona e dopodiché, ormai da mesi, non vi sono novità significative. La situazione si può sbloccare se ci sono elementi nuovi che ci vengano forniti dall'autorità egiziana. Questo è il punto massimo che si poteva raggiungere sulla base degli elementi da noi raccolti, oltre non possiamo andare". (20 feb – red)

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