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direttore Paolo Pagliaro

Venezia, nelle 'immersioni' di Halley

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

Venezia, nelle 'immersioni' di Halley

VENEZIA: NELLE “IMMERSIONI” DI PETER HALLEY

L'Accademia di Belle Arti di Venezia e Flash Art presentano, fino al 10 agosto, negli spazi storici dei Magazzini del Sale 3, in occasione della Biennale d’Arte di Venezia, la installazione “Heteropia I” di Peter Halley. Un ambiente immersivo, dai e dei “tanti luoghi” dell’artista, con stanze che si susseguono, si trasformano, si inseguono, in condotti estetico mentali. La potente navata dei Magazzini del Sale viene occupata da un lungo tunnel di 40 metri, fatto di spazi che sono cosi “connessi a tutti gli altri spazi, ma in modo tale da sospendere, neutralizzare o invertire l'insieme dei rapporti che essi stessi designano, riflettono o rispecchiano”.L’artista e teorico newyorkese ha concettualizzato il NeoGeo, il neo geometricconceptualism, creando una dei più influenti movimenti teorici degli ultimi anni. "MayYou Live In Interesting Times", è il titolo della Biennale di Venezia di quest'anno, che apre una discussione sullo stato incerto dei nostri tempi. I "tempi interessanti" non sono chiari. Gli ambienti postindustriali e dinamici di Peter Halley creano simultaneamente isolamento e connessione, uno stato di tensione fluorescente nel quale ci immergiamo attraverso corridoi teorici che Halley ha tracciato, segnando la cultura visuale contemporanea dalla fine degli anni ‘70". (red)

UDINE: LA MEDICINA NELL’UMANESIMO 

Ad Udine, a palazzo di Toppo Wassermann, fino al 2 agosto, si ammirano i più interessanti libri antichi di medicina posseduti dalla Biblioteca Civica Udinese “Joppi”. La selezione di libri esposti – sotto il titolo “Tradizione e cultura medica nell’Umanesimo friulano” - include una serie di edizioni di importanti opere mediche dell’antichità e del Rinascimento, pubblicate nella prima età della stampa (XVI secolo). Questa prima sezione espositiva, a cui ne seguiranno altre due che saranno allestite a settembre, è dedicata ai due grandi maestri dell’antica medicina greca, Ippocrate (ca. 460-375 a.C.) e Galeno (129-216), e alle loro opere maggiori, che costituirono il nucleo del manuale di medicina, nato nel XII secolo nella Scuola Salernitana e rimasto in uso nelle università fino al Cinquecento, noto come Articella. La mostra è organizzata in collaborazione tra la Scuola Superiore dell’Università di Udine e la Biblioteca Civica Udinese. A settembre, nel secondo periodo espositivo, in due sezioni verranno presentate le opere di altri medici di età imperiale e della tarda antichità influenti sulla cultura medica occidentale, come Celso, Dioscoride e Oribasio, e opere originali e commenti firmati nel Rinascimento da medici nativi e attivi sul territorio friulano, per lo più udinesi, come Luigi Luisini e Fabio Paolini. (red)

BOLOGNA: I GIOVANI CERAMISTI DI FAENZA

La sede dell’ Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna, a Bologna, ospitano fino al 21 agosto “Faenza contemporanea”, mostra collettiva di sei giovani artisti che si esprimono attraverso la ceramica. Cristina D’Alberto, Mirco Denicolò, Ana Cecilia Hillar, Giovanni Ruggiero, Andrea Salvatori e Abdon Zani: sono i protagonisti dell’esposizione realizzata grazie alla collaborazione tra il Parlamento regionale, il Comune di Faenza e European Route of cermics. Opere che sanno di tradizione e di modernità allo stesso tempo. Infatti, come spiega Massimo Isola, vicesindaco di Faenza e presidente della Strada Europea della Ceramica, “la città di Faenza è da sempre legata alla ceramica: questi sei artisti interpretano questa identità con opere di arte contemporanea che dialogano con la nostra tradizione e allo stesso tempo con altri mondi, strade ed esperienze”. La “materia” che ha reso famoso il territorio faentino nel corso dei secoli prende così forme moderne e avveniristiche, confermando il proprio valore e il proprio dinamismo. (red)

ROMA: FUMETTI PER LA “SENSUABILITY”

Corpi non perfetti, ma comunque sensuali. Ad abbattere, con ironia, gli stereotipi su sesso e disabilità è "Sensuability: ti ha detto niente la mamma?", mostra collettiva di fumetti e illustrazioni  che presenta fino al 31 agosto, nella Sala Tormenti della Casa del Cinema di Roma, fumetti e illustrazioni, realizzati dai partecipanti al concorso 'Sensuability & Comics', e tavole donate da grandi artisti quali Milo Manara, Fabio Magnasciutti, Mauro Biani, Frida Castelli, Pietro Vanessi, Luca Enoc, Frad, Luca Modesti, Marco Gava Gavagnin e tanti altri. La mostra è, insieme al concorso, la seconda tappa del progetto Sensuability, ideato e voluto da Armanda Salvucci, presidente dell’Associazione di promozione sociale Nessunotocchimario, il cui obiettivo è di abbattere gli stereotipi relativi alla sessualità e disabilità, con leggerezza e ironia proponendo una nuova cultura della disabilità attraverso tutte le forme d’arte. (PO / red)

SIENA, IL MISTERO M’HORÒ

 “M’horò suite. Sculture… per orchestra” il suggestivo titolo della mostra che si tiene fino al 31 agosto a Siena, a Palazzo Chigi, dedicata a M’horò, artista “enigmatico”, la cui identità rimane celata sotto un rigoroso anonimato. Critica specializzata, gallerie, istituzioni, mercato, ad appena tre anni di distanza dalla sua entrata in scena nel panorama dell’arte, stanno riservando grande attenzione a questo scultore singolare, inimitabile ideatore di nuove forme su una sua materia-tipo. “Battuto” con esaltanti aggiudicazioni nelle aste nazionali e nei motori di ricerca di quelle internazionali come Art Price e Art Net, M’horò sbarca a Siena con i suoi “strumenti”: fini e leggerissime cesellature in alluminio ricavate da scarti industriali (radiatori d’auto soprattutto) per un miracoloso risultato di “provocazione” e di estrema fascinazione. Il connubio tra M’horò e Siena è suggellato dalla contestuale consegna dei riconoscimenti sculture\miniature scolpite appositamente dall’artista per l’assegnazione ai  grandi maestri chigiani di strumento ad arco. E poi, per il previsto allestimento, in contemporanea, di una personale alla Galleria “Novecento”, nel centro storico cittadino, fino al 30 settembre. La mostra di Siena va così a consolidare la “fortuna” e il nutrito programma espositivo di questo talento sempre più conteso dai collezionisti e apprezzato dal mercato che sarà protagonista a breve con un’istallazione alle Terme sensoriali di Chianciano, poi a settembre alla fiera con una collaterale di Cremona Musica (unico artista invitato) e nella grande retrospettiva a Milano nel prossimo inverno. Seguiranno esposizioni a Riccione, Firenze, Brescia, Toronto, New York, Parigi, Londra, Stoccolma, Oporto, Muscat, Dubai, Pechino. (red)

PERUGIA: DERUTA OMAGGIA SILVANO D’ORSI

Un evento artistico per la città di Deruta la mostra di Silvano D’Orsi che, da più di 40 anni, vive e lavora a Deruta esprimendo il meglio della sua arte. Questa estate in diverse location del centro storico del comune perugino sono esposte opere del ceramista, pittore e scultore . Eclettico e completo  D’Orsi vanta la realizzazione artistiche e opere continuamente diverse, sperimentare per lui è una parola d’ordine. Il percorso delle opere dell’artista parte con l’arrivo nella bella Piazza dei Consoli dove ad accogliere i turisti-visitatori saranno opere in bronzo e 4 grandi tele su temi di attualità, una delle quale dedicata a Mare Nostrum, a seguire nel Museo Regionale della Ceramica esposizione  bronzi, tele e istallazioni in ceramica. L’Ex Fornace Grazia è il luogo del design tele, ceramiche ma anche mappamondi dipinti e utilizzati come quadri. Spazio invece all’innovazione  a Sant'Antonio dove televisori vecchi diventano tele del futuro. Chiude i luoghi toccati dall’artista l’hotel Melody dove sono esposti nudi femminile e case chiuse. “Deruta deve molto a D’Orsi – ha detto Michele Toniaccini sindaco di Deruta - che arrivò in città negli anni ‘70 innovando l’arte della ceramica”, “un artista conosciuto che porta il nome si Deruta nel mondo”. Silvano D’Orsi nasce in provincia di Caserta nel 1953, dagli anni ’70 vive e lavora in provincia di Perugia.Eclettico, trasformista, curioso sperimentatore, D’Orsi vanta la realizzazione di arti e opere continuamente diverse. È ceramista, pittore e scultore. Dipinge ora manichini di dechirichiana ispirazione, ora lune giganti e colorate. Sia per tecnica che per soggetti si evolve senza sosta. Fa parte del Movimento degli Arcani con cui espone in Italia e negli Stati Uniti. Nel novembre 2012 le sue opere, denuncia degli effetti del capitalismo, vengono esposte presso la Galleria ONU in una mostra dedicata ai diritti umani.Una sua opera è in mostra permanente presso il Museo Nazionale di Lviv, in Ucraina. (22 lug - BIG ITALY / red)

 

 

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