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L’estremismo della destra radicale ai tempi di Trump

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

Un’analisi accurata della destra radicale nell’era di Donald Trump: il romanzo “Alt-America” del maestro di giornalismo d’inchiesta, David Neiwert, punta ad analizzare da vicino il nuovo estremismo di destra e le sue derive terroristiche, attive negli ultimi anni in America e pericolose quanto i vari movimenti di radice islamista. Il romanzo, in libreria dal 19 settembre con Minimum Fax, vuole sottolineare che la campagna presidenziale e la vittoria di Donald Trump hanno in qualche modo scosso il mondo intero con la diffusione di suprematisti bianchi, xenofobi, milizie armate e destrorsi leoni da tastiera sulla scena americana, ma che in realtà, l’estrema destra negli Stati Uniti è cresciuta in modo costante sin dagli anni Novanta, trovando nell’11 settembre e nelle teorie cospirazioniste che ne sono derivate, e poi nell’elezione del primo presidente afroamericano alla Casa Bianca, Barack Obama, le occasioni ideali per emergere.  A questo, secondo l’autore, si è aggiunto il sostegno costante che televisione, stampa e siti online hanno assicurato a ideologi come Steve Bannon, Milo Yiannopoulos e Alex Jones. Neiwert nell’opera alterna ritratti di alcuni dei protagonisti della nuova ultradestra a un’analisi rigorosa di fatti e documenti, offrendo un quadro completo dei pericoli della deriva di una nazione.

 

 

L’AMORE DI DUE DONNE ALLA CASA BIANCA

Era il 1945 e la radio americana annunciava la prossima vittoria degli Usa nella Seconda guerra mondiale. Mentre il presidente statunitense Franklin Delano Roosevelt morì prima di riuscire a vedere la fine della guerra occidentale, la moglie Eleanor Roosevelt, la First Lady, si rifugiava nell’appartamento del suo vero amore, l’amica giornalista Lorena Hickok. Il romanzo “Due donne alla Casa Bianca”, edito da Fazi Editore, in uscita il 29 agosto, della scrittrice americana Amy Bloom, finalista al National Book Award, prende le mosse da questo evento per raccontare la difficile e intensa relazione amorosa fra le due donne, iniziata negli anni della presidenza Roosevelt alla Casa Bianca. Una relazione cominciata all’epoca in cui la giornalista Lorena venne incaricata di seguire la campagna elettorale di Roosevelt, insediandosi così alla Casa Bianca. Secondo il New York Times “la Bloom traccia un quadro perfetto di questo complesso triangolo domestico”.  Nel romanzo della scrittrice statunitense, le due donne sono descritte come inizialmente molto diverse per provenienza e diffidenti l’una verso l’altra, per poi scoprirsi col tempo vere e proprie “anime gemelle”. Il loro amore è un segreto in realtà noto a tutti, di cui viene descritta una dimensione intima: “Dicevamo sempre – si legge nel romanzo - non siamo due bellezze, perché era impossibile dire la verità. A letto invece eravamo due bellezze. Eravamo dee. Le ragazzine che non eravamo mai state: amate, impertinenti, felici e deliziose”. La traduzione dell’opera è a cura di Giacomo Cuva.

ROMA 2030, IL FUTURO DELLA CAPITALE SECONDO DE MASI

Metropoli, capitale della Repubblica e città-mondo: sono queste le tre anime di Roma secondo Domenico De Masi, professore emerito di Sociologia del Lavoro presso l’Università La Sapienza di Roma, che nel suo nuovo libro “Roma 2030”, di prossima uscita con Giulio Einaudi editore, traccia il futuro della Capitale in prospettiva da qui al 2030. Allo studio hanno contribuito dodici grandi conoscitori del sistema urbano ed esperti di altre discipline. Secondo l’autore il destino di Roma si intreccia con quello dell’Italia e del mondo, dipende dalla soluzione dei problemi amministrativi e, prima ancora, da una visione alta, coerente con il genius loci di questa città unica.

FAKE NEWS SU DONNE E MIGRANTI, UN MANIFESTO PER LA VERITA’

Le donne come i migranti sono spesso vittime e oggetto degli abusi della cattiva informazione e delle fake news sempre più diffuse e amplificate da social. Dopo “Dio odia le donne”, la giornalista e scrittrice storica inviata del Manifesto, Giuliana Sgrena, torna a impugnare la penna in questo libro “Manifesto per la verità. Donne, guerre, migranti e altre notizie manipolate” edito dal Saggiatore, per smascherare le falsità che vengono quotidianamente divulgate dalla carta stampata, da Internet e da tutti quelli che hanno interesse a far credere che le cose stiano in un certo modo. Ne deriva un manifesto da cui partire per ricostruire la libertà di pensiero e di scelta di tutti.

GLI IRRIDUCIBILI, STORIE DI RESISTENZA AL FASCISMO

Gli “irriducibili”, così viene definito un gruppo di giovani costretti all’esilio in Francia, Palestina e Tunisia perché non si rassegnarono al fascismo che si stava diffondendo in Italia. La loro storia di resistenza alla dittatura viene raccontata da Mirella Serri, professoressa dell’Università La Sapienza di Roma nel libro “Gli irriducibili. I giovani ribelli che sfidarono Mussolini”, edito da Longanesi, nella collana Nuovo Cammeo. Sono le storie di Giorgio Amendola, Enzo ed Emilio Sereni, Giuseppe Di Vittorio, Maurizio Valenzi, Ada Sereni e molti altri: giovani comunisti, socialisti, seguaci di Giustizia e Libertà, repubblicani e altri ancora. Utopisti, cosmopoliti e soprattutto ribelli che, rifiutando il compromesso, divennero il volto internazionale della prima opposizione al fascismo prima che si sviluppasse un vero e proprio movimento di Resistenza e che ancora oggi sono importanti esempi di coraggio e dedizione. Mirella Serri racconta, tra persecuzioni e tradimenti, la storia di questi ragazzi che, attraverso sabotaggi, attentati e iniziative di propaganda tentarono di contrastare l’ascesa del Duce nella Penisola.

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