Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

‘La Capobanda’
di Cinzia Tani

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

‘La Capobanda’ <br> di Cinzia Tani

ARRIVA IN LIBRERIA ‘LA CAPOBANDA’ DI CINZIA TANI 

Arriva in libreria “La Capobanda” di Cinzia Tani (Lisciani libri). Clarissa e i suoi amici, a scuola, sono vittime di un gruppo di bulli. Sono vulnerabili anche a causa delle loro fobie: il terrore di parlare in pubblico, la mania dell’ordine, la claustrofobia, la paura dello sporco, una particolare sensibilità ai rumori.

Attraverso un amico speciale che abita nel suo palazzo, Clarissa riesce a trasformare le paure dei suoi compagni in poteri. L’amico speciale è Alex, un hikikomori, un ragazzo che, dopo la morte del padre, si è chiuso nella sua stanza e vive solo virtualmente.

Studia, lavora, guadagna ma non fa entrare nessuno nel suo mondo. Fa un’eccezione per Clarissa, le suggerisce dei particolari allenamenti per i suoi amici più fragili, e si innamora di lei. Sarà ricambiato? O Clarissa preferirà Luca, il fidanzato affidabile, fedele, affettuoso? Clarissa forma una banda e la storia racconta la vita dei suoi componenti. Le paure superate, le rivalse, le conquiste, le sofferenze per i problemi familiari, i primi amori.

Non mancano le avventure: dalla scoperta di Clarissa, aiutata dai suoi amici, dell’innocenza di un uomo accusato dell’omicidio della moglie alle vendette che il gruppo mette in atto per arginare la violenza dei “cattivi”.

Ma i bulli sono veramente così cattivi e potenti? O per qualcuno basta staccarsi dal gruppo per l’amore di una ragazza e cambiare comportamento? Tradimenti, rivalità, amore, isolamento, voglia di emergere, vanità, sopraffazione, ma anche bontà e voglia di cambiare il mondo sono gli ingredienti di questa storia appassionane per gli adolescenti.

 

CINZIA TANI Cinzia Tani, giornalista, scrittrice, autrice di programmi radio-televisivi per la Rai fra cui “Il caffè di Rai Uno”,programmi radio-televisivi per la Rai fra cui “Il caffè di Rai Uno”, “Visioni private”, FantasticaMente”, e “Italia mia benché”.Nel 2004 è stata nominata Cavaliere della repubblica per meriti culturali.Ha pubblicato trentadue libri fra cui: Assassine (Mondadori), L’insonne(Mondadori), Sole e ombra(Mondadori), La storia di Tonia(Mondadori), Il capolavoro(Mondadori), Donne pericolose(Rizzoli), Darei la vita (Rizzoli), Mia per sempre (Mondadori), Figli del segreto Donne di spade che fanno parte della trilogia Il volo delle Aquile (Mondadori).

 

FILASTROCCHE PER SENTIRSI GRANDI

È disponibile in tutte le librerie “Filastrocche per sentirsi grandi” (Edizioni Curci), il libro per ragazzi scritto dal musicista, scrittore e critico musicale Reno Brandoni. Il romanzo di formazione contiene al suo interno 9 brani-filastrocche – scritte da Maria Elena Rosati, musicate da Reno Brandoni e Stefano Nosei – ascoltabili online mediante la scansione dei QR code nascosti fra le pagine del libro. Due di questi brani-filastrocche, “Il sole nasce per tutti” e “Filastrocca alla rovescia”, vedono inoltre la partecipazione speciale del trombettista Paolo Fresu. Sara è la protagonista di “Filastrocche per sentirsi grandi”, un’adolescente che vive in un mondo moderno in cui la musica non esiste. Accompagnata dal nonno, la ragazza condurrà un viaggio alla scoperta della musica, delle figure leggendarie che ne hanno scritto la storia, della sua potenza evocativa e del fascino procurato dall’ascolto di un vinile. “Ho passato buona parte del mio tempo nella musica, ho vissuto il piacere dell’ascolto e la gioia della scoperta – racconta l’autore Reno Brandoni – Oggi mi ritrovo smarrito in una realtà che si dirige verso passioni discontinue e disattente. Questo libro tenta di recuperare ricordi ed emozioni, per me stesso e per chi non c’era”. Brandoni è un chitarrista e scrittore che ha alle spalle una lunga e importante carriera di collaborazioni con Stefan Grossman. John Renbourn, Duck Baker e Dave Van Rock. È attivo dagli anni ‘80 come musicista, pubblicando gli album “Bluesando” (1984), “Zingarom” (2005), “Yelda” (2006), “Anema e Corde” con Giorgio Cordini (2008) e “Indifeso” (2017) ed esibendosi nei più importanti teatri italiani. Ha pubblicato i manuali di chitarra “Open Tuning Basics” e “Come suonare la chitarra Fingerpicking”, oltre a curare le trascrizioni delle tablature di chitarra del libro “Il manuale di chitarra folk” di Andrea Carpi. L’avventura come autore per ragazzi ha inizio nel 2017 con la pubblicazione per Edizioni Curci del libro “Il Re del Blues”, dedicato all’affascinante e misteriosa vita del bluesman Robert Johnson. L’anno successivo escono i libri “La notte in cui inventarono il rock”, incentrato sulla vita del noto chitarrista Jimi Hendrix, e “Una classica serata jazz”, un dialogo immaginario tra Fryderyck Chopin e Michel Petrucciani per un confronto tra musica classica e jazz. Ha fondato il sito web fingerpicking.net, incentrato sul mondo dei chitarristi, e la rivista musicale “Chitarra Acustica” per la quale scrive mensilmente. Nosei è un cabarettista e musicista noto per le reinterpretazioni parodistiche dei grandi successi della musica italiana. Partecipa a diverse trasmissioni televisive in prima serata (come “Carnevale” su Rai Uno e “Zelig” su Canale 5) frequentando il salotto di Maurizio Costanzo. Nei suoi diversi spettacoli teatrali ha collaborato con Dario Vergassola, Rocco Tanica, i Gemelli Ruggeri, Gennaro Cannavacciuolo, Roberto Alinghieri, Flavio Oreglio e Giangilberto Monti. È tifoso della Fortitudo Bologna e ha composto e interpretato l’inno della squadra di basket con Gaetano Curreri e Franz Campi. Maria Elena Rosati è nata a Fermo nel 1973. Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dal 2004 scrive canzoni per bambini pubblicate da diversi editori. È co-autrice dei testi della trasmissione “Come nasce una canzone” in onda su Rai Radio Kids. Vive a Modena e insegna arte e immagine nella scuola secondaria di primo grado. Con Lorenzo Tozzi e Gabriele Clima per Edizioni Curci ha pubblicato i volumi della collana “I miei libri delle canzoni”. Con la canzone “Me la faccio sotto”, scritta insieme a Lorenzo Tozzi, è autrice finalista all’edizione 2018 dello Zecchino d’Oro.

“LE BUGIE UCCIDONO” DI VANESSA INCONTRADA E ALICIA SOLER NOGUERA

“Victoria non avrebbe mai dimenticato il 29 maggio 2012. Niente avrebbe potuto cancellare il ricordo del suo primo incontro con il commissario Carrera”. Quel maledetto martedì 29 maggio 2012, Victoria Neri, fotografa spagnola, proprietaria, insieme al suo amico Mirco Galanti, del fotostudio Galanti&Neri, non potrà mai dimenticarlo. È il giorno del terremoto a Milano e lei, incinta di appena tre mesi, sta per andare a pranzo con Bibiana Clos, la sua migliore amica dai tempi dell’infanzia. Al pranzo però non ci arriverà mai perché poco prima dell’incontro, il commissario Giovanni Carrara arriva nel suo studio e chiede di vederla. La notizia che deve darle è sconvolgente e le cambierà la vita per sempre. Bibiana, modella spagnola, è stata trovata morta nel suo appartamento dopo avere ingerito una massiccia dose di barbiturici. Almeno così pare. La sua amica non c’è più. Per Victoria è uno shock che la lascia stordita e incredula. Avrebbero dovuto pranzare insieme, si erano sentite proprio la sera prima e c’era qualcosa che angustiava Bibiana e di cui voleva parlarle proprio quel giorno. Il commissario è dispiaciuto, ma non ha dubbi: si è trattato di suicidio. Victoria invece si rifiuta di crederlo. Mai e poi mai la sua amica, così vivace ed esuberante, si sarebbe tolta la vita. Ma chi poteva odiarla a tal punto da volerla morta? Le indagini della fotografa per le autrici diventano il pretesto per scavare nel passato delle due amiche, per ripercorrerne l’esistenza, le scelte fatte, i rapporti famigliari mai del tutto pacificati. Attraverso un linguaggio attento, emozionale, che alterna il tempo presente a quello passato, da quando, ancora ragazzine, vivevano entrambe a Barcellona, riportano sapientemente alla luce ricordi della loro giovinezza, le sensazioni, gli amori fino a riportare a galla la verità. Questa la trama del romanzo “Le bugie uccidono” di Vanessa Incontrada e Alicia Soler Noguera (La Nave di Teseo).  Vanessa Incontrada è nata a Barcellona, ma da molti anni vive in Toscana. Attrice e conduttrice, è uno dei volti più noti del mondo dello spettacolo italiano. Dopo un esordio sulle passerelle, nel corso della sua prestigiosa carriera è stata protagonista di 11 film per il cinema e di 15 serie tv, ha recitato in 4 commedie teatrali e ha condotto oltre 30 programmi televisivi. Insieme con la madre Alicia, nel 2015, ha pubblicato Insegnami a volare. Alicia Soler Noguera è nata e vive a Barcellona. Ha due figlie: Vanessa e Alice. Ha studiato scrittura creativa all’Ateneu Barcelonès. Collabora con varie case editrici di lingua spagnola, tra cui Blackie Books, e fa parte del collettivo letterario “Turba Infame”. Le bugie uccidono è il secondo libro che pubblica con Vanessa, dopo Insegnami a volare (2015).

 

LUCIANO CANFORA SPIEGA COME FERMARE L’ODIO

È giunto il momento di capovolgere la prospettiva. È tempo di considerare l’ondata migratoria come avamposto di un mondo in accordo col quale la (ancora) ricca Europa potrebbe dar vita a una struttura federale euro-africana gravitante sul Mediterraneo, effettivamente paritaria e, in prospettiva, sempre più integrata. Se l’intera ‘Unione’ si facesse protagonista di una svolta del genere potrebbe nascere una feconda interazione tra quel grande capitale umano e il capitale di conoscenze e risorse del vecchio continente. “Fermare l'odio” di Luciano Canfora (Laterza) è stato scritto mentre imperversava la disumana ‘chiusura dei porti’ imposta dal governo italiano allora in carica a danno di profughi in fuga dall’inferno libico. Quella pagina vergognosa della nostra storia recente, che ha macchiato l’onore del nostro Paese, è stata anche rivelatrice di un male antico e sempre latente: il lauto consenso che premia la demagogia xenofoba. Drammatica conferma di quello che Umberto Eco definì efficacemente il “fascismo eterno”. La xenofobia sovranista ha fatto credere che la soluzione alle ondate migratorie sia “alzare il ponte levatoio”. Ma la storia ci insegna che la vicenda degli spostamenti di masse umane coincide con la storia stessa del genere umano. È puerile volervi porre un freno ‘a mano armata’. Gli stessi Stati europei che ora indossano l’elmetto per chiudere le porte e i porti traggono origine da migrazioni di popoli che investirono – in un processo storico durato secoli – la struttura statale all’epoca considerata la più forte: quella dell’impero romano. Il Mediterraneo – oggi cimitero a cielo aperto –, che l’imperialismo europeo per lungo tempo ha diviso in colonizzati e colonizzatori, era stato molto prima, e per un tempo non breve, un’area politico-culturale unitaria. Può tornare a esserlo se sapremo ripensare radicalmente la troppo augusta, arroccata e qua e là incrinata, ‘unione’ europea.

 “LA SANTA VIOLENZA” SPIEGATA DA GIANFRANCO RAVASI

A esplorare l’intreccio incandescente fra religione e violenza ci conduce in queste pagine una guida d’eccezione, il cardinale  Gianfranco Ravasi, autore del saggio “La Santa Violenza” (Il Mulino). Ecco le guerre di Dio, la violenza che reca il marchio sacrale: presente in molti luoghi dell’Antico Testamento, dal conflitto fra tribù alla guerra santa, quasi scompare nei Vangeli, alla luce del dirompente messaggio di Cristo. Poi è la volta del fondamentalismo, “la lettera che uccide”, un fenomeno che oggi riguarda soprattutto l’islam, ma che si inscrive anche nella tradizione ebraico-cristiana. Infine, tocchiamo il tema, vivo e lacerante ai nostri giorni, del rapporto con lo straniero: un incontro che può generare esclusione e rigetto, come emerge in vari passi biblici nazionalistici o etnocentrici, ma che può diventare anche dialogo, aprendosi all’universalismo della salvezza e all’uguaglianza di tutti gli esseri umani. Ravasi è presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. Esperto biblista ed ebraista, collabora con vari giornali, tra cui L’Osservatore Romano e Il Sole 24 Ore. La sua opera conta più di centocinquanta volumi. Tra i libri più recenti ricordiamo, per Mondadori, “Le Beatitudini. Il più grande discorso all’umanità di ogni tempo” (2016) e “Breviario dei nostri giorni” (2018); per il Mulino ha già pubblicato “Non desiderare la donna e la roba d’altri” (con A. Tagliapietra, 2010). (red – 8 nov)

 

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