Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Fantasia e diversità
nel ‘Mondo’
di Michela Bocci

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

Fantasia e diversità <BR> nel ‘Mondo’ <BR> di Michela Bocci

FANTASIA E DIVERSITA’ NEL ‘MONDO’ DI MICHELA BOCCI

“Non sono una scrittrice, sono una madre”. Si presenta così Michela Bocci, autrice del libro “Il Mondo di Dove”. Trentasei anni, mamma di Marco, una laurea in pedagogia della marginalità e della disabilità, marchigiana (precisamente di Campofilone, in provincia di Fermo) come marchigiana è la sua casa editrice (Giaconi Editore, http://giaconieditore.com/), Bocci con questo libro per bambini, ragazzi “e non solo”, vuole lanciare “un messaggio di speranza” che spera arrivi lontano. E invitare tutti ad aprire gli occhi: “La diversità è ricchezza”. Per il suo debutto letterario Bocci ha scelto la fiaba: ha scelto Colorina, Macchia, Grattugia e altri simpatici personaggi illustrati da Aurora Poggi. Cani parlanti, gnomi, folletti e pozioni magiche accompagnano il lettore in un mondo in cui ogni malefico incantesimo viene sconfitto grazie alla ricerca. Una storia di fantasia e una forma di sensibilizzazione sulla diversità. “Ricordo la prima tesi, quella della laurea triennale, dove mi sono chiesta chi fosse normale e chi no. Uno studio per capire chi decide chi, arrivando alla conclusione che è solo frutto della nostra mente, dei nostri pregiudizi – racconta l’autrice - successivamente, il mio secondo elaborato, sui ‘bambini della luna’ vale a dire quelli affetti dalla sindrome autistica, mi ha permesso di conoscere ciò che mi generava paura e ansia. Quando sono diventata mamma, sei anni fa, si è aperto per me un nuovo mondo: la mastocitosi. Una malattia rara che per l’ennesima volta mi ha portato ad affrontare il diverso” dice Bocci che a proposito del libro aggiunge: “E’ una fiaba che se letta dai bambini diventa un invito a vivere la malattia con più forza. Per chi non conosce la malattia è un utile strumento per ‘affrontare’ il diverso. Il libro - continua - nasce per dire alle mamme che affrontano questa malattia o qualsiasi forma di diversità ‘forza, coraggio!’ e per dire ai bambini ‘non abbiate paura di sentirvi diversi’. ‘La diversità – ricorda Bocci - è solo negli occhi di chi guarda’. E’ alla base dell’essere umano, senza non esisterebbe l’individualità e l’originalità. Questo è un libro per mio figlio - conclude Bocci – e per tutti quei bambini e quelle mamme che devono lottare e non arrendersi. Soprattutto non devono nascondersi”. “I pazienti con mastocitosi - spiega l’autrice - sono persone comuni all’apparenza sane, ma con spesso la pelle pigmentata a causa dell’anomala proliferazione di mastociti, e con una serie di problemi che talvolta arrivano anche a coinvolgere gli organi vitali”.

L’ASSOCIAZIONE. Bocci fa parte dell’Asimas, l’Associazione Italiana Mastocitosi guidata oggi da Patrizia Marcis. L’Associazione dal 2008 “è un punto di riferimento importantissimo per le famiglie” e porta avanti attività per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia, per favorire la ricerca e migliorare la qualità della vita dei malati: “Questo libro nasce anche grazie al sostegno di Patrizia Marcis. Sento di dover ringraziare lei come anche il professore Massimo Triggiani” a cui è affidata la prefazione del testo. “E sento anche di dover dire grazie alla casa editrice che ha creduto in me” sottolinea Bocci. “Non sono mai stata brava con le parole, mi emoziona parlare in pubblico – confessa l’autrice – ma quando scrivo è tutto diverso, è tutto più facile. Mettere nero su bianco le paure, le emozioni, le speranze mi ha aiutato molto. Ho messo in ordine i pensieri, la scrittura mi ha fatto stare meglio. Così come la fantasia”. E “Il Mondo di Dove” è un libro che vuole proprio questo: dare speranza, coraggio, aiutare a vivere al meglio le difficoltà - e a volte le diversità - che la vita ci riserva. (PO / Gil – 15 nov)

 

 

 

MAURO CARBONOLI RACCONTA 50 ANNI DI TEATRO

Un volume che trasversalmente racconta cinquant’anni di un’Italia passata dalla disperazione del dopoguerra all’ubriacatura degli ultimi anni del secolo, attraverso una quantità incredibile di personaggi, una cura maniacale nello scrivere e nel descrivere passioni, amori, storie, fatti, spettacoli, compagnie, teatri, luoghi. Mercoledì 20 novembre, alle 17.30, Mauro Carbonoli presenta al Teatro della Pergola di Firenze il suo libro “Anche a dispetto di Amleto – Cinquant’anni di teatro e altro”, a cura di Davide Pietroniro (Aracne editrice). Un mémoire che si legge come un romanzo, un classico della letteratura russa. Insieme all’autore, saranno presenti il M° Ruggero Cappuccio, la Prof.ssa Teresa Megale, il Direttore Generale della Fondazione Teatro della Toscana Marco Giorgetti. La scena teatrale italiana del secondo Novecento ha subìto numerosi cambiamenti e vissuto un periodo estremamente florido. L’avvento della regia, la nascita dei teatri stabili, il cooperativismo – senza dimenticare la grandezza trascinatrice degli attori, delle compagnie e degli autori – hanno coinvolto un pubblico sempre più vasto e spinto le istituzioni a riconoscere l’importanza del teatro e a organizzare il settore. Mauro Carbonoli è stato partecipe e protagonista del mutamento, prima sulle scene, poi nel retroscena come organizzatore. Anche a dispetto di Amleto rievoca – in tono amichevole e colloquiale, con qualche momento di nostalgia, ma anche con tanta speranza per il futuro – i personaggi e le vicende che hanno permesso al teatro italiano di rinnovarsi e di entrare a pieno titolo nella modernità, tenendo il passo delle scene europee. Un libro che non può mancare nella biblioteca di chi fa, organizza, gestisce, o semplicemente si reca a teatro.

 

L’AUTORE. Mauro Carbonoli è una figura di spicco del teatro italiano del secondo Novecento. Nato a Milano nel 1929, dopo aver frequentato l’Accademia nazionale d’arte drammatica diretta da Silvio D’Amico, è stato attore di prosa, cinema e televisione, e ha collaborato con alcuni tra i maggiori artisti della sua epoca. Tra i fondatori della prima cooperativa teatrale in Italia – Teatro-Insieme – ha quindi indirizzato la sua carriera sempre più verso l’attività organizzativa, ricoprendo il ruolo di direttore del Teatro di Roma, del Piccolo di Milano, dell’Associazione teatrale dell’Emilia-Romagna, del Teatro Eliseo, del Teatro Pubblico Pugliese e dello Stabile del Veneto. Nel 1983 ha fondato, con Sergio Fantoni, la cooperativa Contemporanea ’83. Dal 1992 al 1996 è stato direttore generale dell’Ente Teatrale Italiano.

 

PRIMA CHE LA JUGOSLAVIA FINISSE” DI GIOVANNA TESSER

“Forse pochi luoghi al mondo come la marca di frontiera tra la Venezia Giulia, la penisola istriana e le aree a nord dei Balcani hanno pagato un prezzo così alto alla Storia contemporanea. La frantumazione dei grandi imperi seguita alla Prima guerra mondiale, l’affermarsi dei nazionalismi e gli anni feroci del secondo conflitto mondiale hanno inciso nei destini delle singole persone, delle famiglie, creando fratture profonde e divisioni ancora oggi in parte non sanate”. Con queste parole lo scrittore Giacomo Scotti presenta il libro di Giovanna Tesser, dal titolo “Prima che la Jugoslavia finisse” (Infinito edizioni). In questo lavoro, ambientato a Pola, Istria, negli anni Trenta del Novecento troviamo Paola, una giovane vedova croata che s’innamora del partigiano sloveno Frank. Quando, nel 1942, la situazione precipita, Frank verrà arrestato e tradotto nel campo di concentramento di Rab. Entrambi lotteranno per sopravvivere. Alla fine del conflitto mondiale riusciranno a ritrovarsi a Pola, per poi decidere di andare a vivere in Italia. Le loro vicende e quelle dei loro amici e compagni, i loro ideali, le scelte e i ricordi accompagnano il lettore nelle pieghe della storia di una nazione intera che da tempo si è dissolta: dai giorni della resistenza titina al nazismo, all’unificazione di uno Stato composto da fedi, lingue, tradizioni diverse, fino agli anni della sfida al comunismo sovietico e alla fine dei grandi sogni. Ogni cosa, in questa storia ispirata a una vicenda vera, ruota intorno alla casa di Pola, il luogo del cuore dove tutto inizia e termina. Giovanna Tesser è nata a Treviso nel 1962, dove vive tutt’oggi. Ha avuto una formazione di tipo umanistico. Finiti gli studi ha svolto diversi lavori, sia nel settore della moda sia come archivista e bibliotecaria. Attualmente è impiegata in un’azienda della zona. Le piace molto viaggiare. Fin da ragazza ha visitato i luoghi della ex Jugoslavia, in particolare l’Istria e le isole vicine, posti verso i quali ha sviluppato un vero attaccamento, grazie anche agli intensi legami d'amicizia sviluppatisi nel tempo e dei quali rimane traccia in questo libro.

 

“WELCOME TO ITALY” DA PARTE DI UN INGLESE

 “Welcome to Italy”: un libro che è anche un'autobiografia, in cui John Peter Sloan ricostruisce decine di episodi divertenti che dicono molto non solo degli italiani, ma anche di lui. Dopo avere inventato una serie di corsi rivoluzionari per insegnare la lingua inglese agli italiani e dopo averci fatto ridere a crepapelle in tv, in teatro e nei podcast, l’autore finalmente racconta la più lunga storia d'amore della sua vita, quella con l'Italia, in questo volume edito da Dea Planeta. Ancor prima del suo arrivo da Birmingham, su un aereo dove tutti misteriosamente si toccavano tra le gambe per scongiurare chissà quale catastrofe e applaudivano il pilota per l'atterraggio, il nostro paese ha esercitato un folle, prepotente fascino su di lui. E pazienza se guidare nel traffico delle nostre strade è impossibile, o se prendiamo medicine per malattie che non esistono... Sloan è nato a Birmingham da madre inglese e padre irlandese. Dopo aver girato l’Europa con una chitarra, trent’anni fa arriva a Milano, dove successivamente inizia la sua carriera di insegnante di lingua e di showman allo Zelig. Imparare divertendosi: questo il suo marchio di fabbrica. Nel 2010 pubblica Instant English, il primo passo di una vera e propria rivoluzione dell’insegnamento dell’inglese in Italia.

 

ISTANTI FATALI, QUANDO I NUMERI HANNO SPIEGATO IL MONDO

 

Umberto Bottazzini racconta gli “Istanti fatali. Quando i numeri hanno spiegato il mondo”, con disegni di G. Fischer (Laterza). Nelle vicende umane c’è sempre un prima e un dopo. Un prima e un dopo separati da un istante decisivo per i secoli a venire. Milioni di uomini sono stati generati prima che nascesse lo sconosciuto scriba che ebbe l’intuizione geniale che con lo stesso simbolo astratto si potesse indicare la stessa quantità di animali o di cose; che una coppia di fagiani e un paio di giorni fossero entrambi espressioni del numero 2; o che presso i popoli dell’Asia o dell’America centrale prendesse corpo l’idea straordinaria che il vuoto e il nulla possono essere espressi con un simbolo speciale che si trasforma in un numero… Di questi e altri istanti fatali che hanno illuminato le vicende umane questo libro racconta le storie. Questo è un libro di racconti matematici. La sua trama e il suo ordito sono le storie che circondano i numeri. Lo zero, i numeri irrazionali, i numeri immaginari, rintracciati nell’istante fatale in cui la lunga catena di cause ed effetti precipita e rovescia il corso delle cose. Gli attori di questi racconti hanno i caratteri prevalenti del mito, come Pitagora; si sono misurati con problemi impossibili, come la quadratura del cerchio; hanno impegnato le loro intelligenze nelle arti matematiche più segrete e creato mondi immaginari. Scopriremo leggendo che è proprio vero quello che diceva a proposito della matematica l’americana del romanzo Altezza reale di Thomas Mann: “Non saprei immaginare niente di più divertente. È un gioco dell’aria, per dir così. Anzi, addirittura fuori dell’aria”. L’autore ha insegnato Storia della matematica in università italiane e straniere e ha diretto “Historia Mathematica”. È membro dei comitati editoriali delle principali riviste internazionali di storia della matematica e nel 2006 ha vinto il premio Pitagora per la divulgazione matematica. Dal 2012 è Fellow dell’American Mathematical Society, che nel 2015 gli ha attribuito l’Albert Leon Whiteman Memorial Prize per la storia della matematica. Da oltre trent’anni collabora alla pagina di Scienza e filosofia de “Il Sole 24 Ore - Domenica”. Tra i suoi più recenti libri: La patria ci vuole eroi. Matematici e vita politica nell’Italia del Risorgimento (con P. Nastasi, Zanichelli 2013), Numeri (Il Mulino 2015) e Infinito (Il Mulino 2018).

 

 

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