Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

A Bologna 'Chagall,
sogno e magia'

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

A Bologna 'Chagall, <br> sogno e magia'

BOLOGNA: CHAGALL, SOGNO E MAGIA

 “Chagall. Sogno e Magia”: la mostra dedicata al grande artista russo, fino all’1 marzo a Palazzo Albergati di Bologna, racconta, attraverso il filo conduttore della sensibilità poetica e magica, l’originalissima lingua poetica di Marc Chagall (1887-1985). La cultura ebraica, la cultura russa e quella occidentale, il suo amore per la letteratura, il suo profondo credo religioso, il puro concetto di amore e quello di tradizione, il sentimento per la sua sempre amatissima moglie Bella, in 160 opere tra dipinti, disegni, acquerelli e incisioni. Un nucleo di opere rare e straordinarie, provenienti da collezioni private e quindi di difficile accesso per il grande pubblico. La mostra racconta il mondo intriso di stupore e meraviglia dell’artista. Nelle opere coesistono ricordi d’infanzia, fiabe, poesia, religione ed esodo, un universo di sogni dai colori vivaci, di sfumature intense che danno vita a paesaggi popolati da personaggi, reali o immaginari, che si affollano nella fantasia dell’artista. Opere che riproducono un immaginario onirico in cui è difficile discernere il confine tra realtà e sogno.  Una parte degli incassi provenienti dalla vendita dei biglietti d’ingresso alla mostra saranno devoluti a Komen Italia per sostenere l’ampliamento di “Donne al Centro”, uno spazio polifunzionale presso l’Ospedale Bellaria a supporto delle Breast Unit dell’Azienda Usl di Bologna e dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Bologna e delle associazioni del territorio. (PO / red)

 

FIRENZE: PICASSO, L’ALTRA META’ DEL CIELO

Uno sguardo sull’artista e il suo rapporto con il mondo femminile attraverso gli scatti di uno dei più affermati fotografi del Novecento: questo il tema scelto dalla città di Firenze per celebrare il genio del maestro spagnolo e del grande fotografo irlandese con l'esposizione "Picasso. L’altra metà del cielo. Foto di Edward Quinn", fino all’1 marzo al Museo Mediceo di Palazzo Medici Riccardi.  La mostra è il frutto dell’insolita amicizia che legò Picasso a Edward Quinn, come spiega il nipote ricostruendo il loro primo incontro avvenuto in Costa Azzurra: “’Non mi disturba’ racconta Picasso dopo che, il 23 marzo 1953, lo aveva fotografato per la prima volta durante il suo lavoro. Così Quinn divenne uno dei pochi fotografi a cui fu permesso di fotografarlo durante il lavoro e che era accettato nella sua vita privata”. L’esposizione – che annovera una corposa serie di scatti realizzati da Edward Quinn (1920-1997), il fotoreporter che seguì Picasso (1881-1973) in Costa Azzurra e lo ritrasse per circa 20 anni – presenta un’ottantina di foto che raccontano l’artista più intimo e privato, svelando, in particolare, il suo complesso rapporto con l’universo femminile: il maestro è ritratto fra le sue donne, amanti e amiche, fra i suoi figli, frutto di molte passioni nel corso degli anni, ma anche fra i tanti amici e conoscenti che popolavano le sue tele così come le tavolate imbandite e le spiagge davanti al mare.  (red)

VENEZIA: IL CONCILIO TRIDENTINO NEI MANOSCRITTI

In occasione del 400mo anniversario della pubblicazione a Londra nel 1619, per i tipi di John Bill (Giovanni Billio) e senza il pieno consenso dell'autore, dell'Historia del Concilio Tridentino di Paolo Sarpi, la Biblioteca Nazionale Marciana e la Fondazione Ugo e Olga Levi hanno deciso di ricordare l’evento con una mostra documentaria, fino all’1 marzo al Museo Correr di Venezia. La biblioteca conserva numerose testimonianze e tracce della genesi e del compimento dell’edizione: innanzitutto il manoscritto che presenta la redazione definitiva del testo, vergata da Marco Fanzano con importanti e corposi interventi correttivi e di integrazione dello stesso Sarpi e di Fulgenzio Micanzio; ancora, l’esemplare dell’Historia del Concilio di Trento di Antonio Milledonne utilizzato e annotato dal Sarpi per la stesura del proprio trattato; molti altri testimoni e documenti manoscritti e a stampa riguardanti l’Historia sarpiana e il contesto storico, politico e religioso nel quale essa fu concepita e scritta. (red)

BOLOGNA: SCATTI DI BIOMETANO 

Fino al 24 febbraio il Gruppo Hera promuove presso lo Spazio Carbonesi, all’interno del settecentesco Palazzo Zambeccari a Bologna, “CircularView”, la mostra fotografica di Silvia Camporesi sull’impianto per la produzione di biometano,realizzato dalla multiutility a Sant’Agata Bolognese e inaugurato a fine 2018. L’artista ha seguito per un intero anno, su commissione dell’azienda, la costruzione della struttura, raccontando, attraverso il suo sguardo da fotografa di ricerca, l’evoluzione mensile dei lavori ecogliendone le peculiarità architettoniche. L’esposizione nasce dalla volontà del Gruppo Hera di avvicinare questo impianto a un pubblico più ampio possibile, lo stesso pubblico che facendo la raccolta differenziata ogni giorno ne permette il funzionamento. I rifiuti organici così raccolti, infatti, differenziati nelle case del territorio, tornano al servizio della comunità sotto forma di gas che, una volta immesso in rete, alimenta il trasporto a metano pubblico e privato. Sono quattro gli autobus di Bologna e una ventina i taxi cittadini che viaggiano già utilizzando il biometano prodotto nell’impianto a S. Agata Bolognese, un combustile rinnovabile al 100%, contribuendo così allo sviluppo sostenibile della città. La mostra è ospitata nel salone monumentale dello Spazio Carbonesi che stupisce lo spettatore per i pregiati affreschi a tema mitologico del soffitto. In questo contesto, l'autrice e il curatore Carlo Sala hanno studiato un allestimento che propone un display composto da una serie di strutture realizzate ad hoc per sostenere le fotografie fine art al fine di rendere maggiormente immersiva e diretta l'esperienza di fruizione delle opere, che si pongono in dialogo con il visitatore e non semplicemente collocate a parete. (PO / red)

MILANO: IL PAESAGGIO DELLE EDICOLE SACRE 

 Avviato nella primavera scorsa il progetto “Tra cielo e terra” di Claudio Beorchia, promosso dal Museo di Fotografia Contemporanea, ha invitato tutti gli abitanti della Lombardia a osservare e fotografare il paesaggio dal punto di vista dei santi che sui quei territori vigilano da tempo. Grazie all’attivazione di 9 poli culturali che hanno consentito di raggiungere in maniera capillare l’intero territorio regionale, oltre 200 persone hanno risposto caricando sulla piattaforma ideata e gestita da Fondazione Rete Civica di Milano (tracieloeterra.opendcn.org) le loro fotografie.  Le ben 2.921 edicole fotografate hanno portato alla mostra “Il paesaggio lombardo attraverso gli occhi dei santi” che, fino all’1 marzo al museo di Cinisello Balsamo, presenta un variegato spaccato del paesaggio contemporaneo, da scorci urbani a panorami da cartolina. Lo sguardo, immutato forse anche da secoli, è quello dei santi che dimorano nelle edicole votive, mentre lo scenario che si presenta loro di fronte è mutevole: alcuni di essi hanno ancora oggi come orizzonte campagne estese, fiumi e colline, altri si trovano invece a sorvegliare rotonde, parcheggi o cantieri. Pubblicato un libro che cita le più classiche tra le edizioni – messale, guida touring club italiano, dizionario – riproponendo in oltre 600 pagine quasi 1000 immagini. (red)

MILANO: LA MAGA CIRCE DEL GRECHETTO

Esposta fino al 24 febbraio, a Milano nella Big, la Borsa Italiana Gallery, la Maga Circe del Grechetto, restaurata grazie a Tecno nell'ambito di “Rivelazioni – Finance for Fine Arts” promosso da Borsa Italiana. Il progetto ha portato al restauro di cinque opere del Palazzo Reale di Genova e della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola del Polo Museale della Liguria. L’iniziativa nasce in seguito al successo delle precedenti tre edizioni realizzate a Milano con la Pinacoteca di Brera, a Venezia con le Gallerie dell'Accademia e a Napoli con il Museo e Real Bosco di Capodimonte.  L’opera Maga Circe del grande artista genovese seicentesco  si conserva nel cosiddetto “Salotto del Tempo” del Palazzo Reale di Genova. L’iconografia di Circe, personaggio mitologico che troviamo nell’Odissea di Omero, nell’Eneide di Virgilio e nelle Metamorfosi di Ovidio, ricorre frequentamene nel catalogo del Grechetto. Con lui, la figura iconica della maga che trasforma in bestie gli amici di Ulisse, si carica di significati legati alla riflessione sulla mutabilità delle cose, ma anche sulla loro caducità, richiamando così il tema barocco per eccellenza della Vanitas e della Melancholia. Il grande pittore genovese è infatti noto per la capacità di inserire nelle sue piacevolissime tele complesse quanto fascinose allusioni letterarie e filosofiche. Si conoscono altre sue tele con Circe in altri importanti musei, tra i quali il Poldi Pezzoli di Milano e gli Uffizi di Firenze. (red)

 

 

PADOVA: CAPOLAVORI DALLA COLLEZIONE MELLON 

Palazzo Zabarella di Padova ospita, in esclusiva per l’Italia, fino all’1 marzo, oltre 70 capolavori di Edgar Degas, Eugène Delacroix, Claude Monet, Pablo Picasso e Vincent van Gogh e altri, che celebrano Paul e ‘Bunny’ Lambert Mellon, due tra i più importanti e raffinati mecenati del Novecento. La mostra prosegue il progetto espositivo finalizzato a presentare alcune delle collezioni private più prestigiose al mondo, divenute poi pubbliche. Ecco quindi esposto capolavori provenienti dalla Mellon Collection of French Art dal Virginia Museum of Arts, che copre un arco cronologico che dalla metà dell’Ottocento, giunge fino ai primi decenni del Novecento, compreso tra il Romanticismo e il Cubismo. Figlio dell’imprenditore, uomo tra i tre più ricchi d’America, banchiere e segretario al Tesoro degli Stati Uniti Andrew Mellon, anch’egli importante collezionista d’arte, che fu determinante per la nascita della National Gallery of Art di Washington nel 1937, Paul Mellon ha donato alla National Gallery oltre mille opere provenienti sia dalla collezione del padre che dalla propria. I suoi studi a Yale e a Cambridge gli instillarono un grande interesse nei confronti dell’arte inglese, ma è solo dopo il matrimonio con Bunny Lambert, appassionata d’arte e convinta francofila, che i Mellon iniziarono ad acquistare capolavori d’arte francese. (red)

 ROMA: IL FASCINO DEI GIOCATTOLI  ANTICHI

Una selezione di preziosi esemplari della collezione capitolina di giocattoli antichi è ospitata nella mostra  “Ra-ta-ta-ta, bang-bang, si gioca”, fino all’1 marzo al Museo delle Mura. L’esposizione, a ingresso gratuito, anticipa la grande esposizione che si potrà ammirare al Museo di Roma a Palazzo Braschi da aprile e che per la prima volta esporrà al pubblico la più grande selezione della collezione mai messa in mostra. Nelle torri dell’antica Porta di S. Sebastiano sono esposti 137 giocattoli antichi per lo più riferibili alla cosiddetta “età d’oro” del giocattolo, ossia gli anni compresi tra il 1860 e il 1930. Il percorso si articola intorno a un nucleo di giochi di guerra che comprende una variegata tipologia di aerei e navi, armi, carri armati, fortini e naturalmente soldatini. Il tutto esposto nell’antica struttura difensiva della città, all’interno della quale armi e militari sono realmente stati presenti per secoli. I giochi di guerra sono disposti fantasiosamente, senza alcun criterio cronologico e tipologico, e corredati da altri pezzi “fuori contesto” come bambole, pupazzi, macchinine, una bicicletta, un monopattino. Presente anche un video di Francesco Arcuri in cui, in un mondo in miniatura, prendono vita gli antichi oggetti, colti in dettagli anche minimi, sullo sfondo della città nelle sue attività quotidiane.  (red)

 

CATANIA: DAL FUMETTO AMERICANO AL NEOPOP

Inserita nella programmazione di Etna Comics la mostra “Boom!!! Dal fumetto americano al Neopop”, fino all’1 marzo al Palazzo Valle di Catania, racconta la trasformazione dei personaggi nati nel mondo dei fumetti, diventati oggi elementi cross mediali. L’esposizione ripercorrerà l’intera storia del comic americano dalla “golden age” al primo decennio del nuovo millennio e presenterà anche esempi di fumetto europeo e giapponese. La collezione include le storie, i personaggi, i disegnatori della storia del fumetto, oltre ad esporre i cimeli usati nel cinema: oltre 500 pezzi divisi in 9 nuclei principali. Si raccontal’evoluzione dei personaggi dei fumetti che nascono come strisce sui giornali di inizio Novecento per essere fruiti oggi attraverso la realtà aumentata.  Il percorso si svilupperà in tre aree espositive tematiche con originali di tavole domenicali, strisce giornaliere e pagine per comic-book, pagine a fumetti dai giornali d’epoca, albi a fumetti e poster di film americani, inglesi, francesi e italiani, cimeli originali usati sui set dei film più importanti ispirati ai fumetti, proiezioni di cartoni animati e film, videogiochi, tecnologia multimediale ed interattiva usata con personaggi dei fumetti e circa 40 opere uniche dei più grandi autori dell’arte contemporanea che hanno usato i personaggi dei fumetti nel loro linguaggio artistico come Lichtenstein, Warhol, Rotella, Murakami, Kaws e molti altri del NeoPop contemporaneo per arrivare alla Street Art.   (red – 24 gen)

(© 9Colonne - citare la fonte)