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GIORNATA TABACCO, IN LOCKDOWN MENO FUMATORI MA PIU’ ACCANITI

(29 maggio 2020) Sono diminuiti durante il lockdown i fumatori di sigarette tradizionali, ma sono aumentati i consumatori di tabacco riscaldato e sigaretta elettronica, alto il numero anche di chi li ha provati per la prima volta proprio durante questo periodo. Tra i fumatori di sigarette tradizionali chi non è riuscito a smettere ha invece aumentato il numero di sigarette fumate. Il 9,0% della popolazione - la cui stima è di circa 3,9 milioni di persone - ha aumentato o iniziato il consumo di tabacco. Infatti, l’8,55 ha aumentato il numero di sigarette fumate al giorno e 218 mila persone sono diventate nuovi fumatori. Precisamente il consumo medio di sigarette al giorno è passato da 10,9 a 12,7 con un incremento percentuale di 9,1. Particolarmente alta la percentuale di incremento delle sigarette consumate al giorno nelle donne che è stato del 15,2% rispetto al 3,6% riscontrato negli uomini. Lo dicono i dati dell’Istituto Superiore di Sanità realizzati in collaborazione con l’Istituto di Ricerche farmacologiche Mario Negri, l’Università Vita-Salute S. Raffaele, l’Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete Oncologica (ISPRO) e la Doxa, e presentati oggi, in ISS nel convegno in streaming, in occasione della Giornata Mondiale senza tabacco. L’indagine, svolta con l’obiettivo di cogliere gli effetti del lockdown sulle abitudini al fumo degli italiani, è stata effettuata ad aprile 2020 mediante la compilazione anonima di un questionario online. Rispetto all’opportunità colta si osserva che diminuisce la prevalenza dei fumatori durante il lockdown che passa dal 23,3% al 21,9%. 1,4 punti percentuali in meno che corrispondono ad una stima di circa 630 mila fumatori in meno (circa 334 mila uomini e 295 mila donne).

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