di Paolo Pagliaro

Il Rapporto annuale dell’Istituto Toniolo è la più approfondita ricerca italiana sugli umori e le opinioni dei giovani, ricca di dati comparabili a livello internazionale. Pubblicato oggi dal Mulino, il Rapporto 2021 riserva alcune sorprese.  Ci dice ad esempio che nell’anno del coronavirus  c’è stata una forte crescita di fiducia dei ragazzi  nei confronti delle istituzioni pubbliche e dei servizi fondamentali, a cominciare dalla scuola: la promuove il 67%, contro il 49 delle rilevazioni precedenti. . Secondo il Rapporto la pandemia ha accresciuto il bisogno di sicurezza e di appartenenza.
Un’altra novità riguarda  le abitudini quotidiane. Nel 2020 molti ragazzi hanno imparato a cucinare. Afferma il Rapporto che il cibo è stato, durante il Covid, un elemento fondamentale nella vita dei giovani, per il suo valore identitario e conviviale: i ragazzi hanno cucinato con i genitori, con il partner, con gruppi di amici. Il riunirsi in cucina per preparare il pranzo e la cena ha supplito in buona parte alla mancanza di socialità imposta dal lockdown.
Per il resto, contro lo scoglio del coronavirus si sono infranti sogni e desideri. Molti hanno cambiato i loro programmi di studio e di vita, ad esempio rimandando la decisione di lasciare la casa dei genitori. Anche tra i giovani soni cresciute le disuguaglianze economiche,  e chi era già in difficoltà ora lo è di più.  Ha perso slancio il volontariato, diventato spesso episodico, e la socialità si è salvata con Facebook, un surrogato degli abbracci vietati.