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Ridere e riflettere con 'La felicita' e' scorretta' di Gian Marco Merlo

Libri
Ogni settimana uno scaffale diverso, ogni settimana sarà come entrare in una libreria virtuale per sfogliare un volume di cui si è sentito parlare o che incuriosisce. Lo "Speciale libri" illustra le novità delle principali case editrici nazionali e degli autori più amati, senza perdere di vista scrittori emergenti e realtà indipendenti. I generi spaziano dai saggi ai romanzi, dalle inchieste giornalistiche, alla storia e alle biografie.

Ridere e riflettere con 'La felicita' e' scorretta' di Gian Marco Merlo

"Sarebbe dovuto essere un romanzo comico. Scrivendo però mi sono reso conto che stavo mettendo dentro dell'altro. Sì, nel libro c'è la commedia: ma c'è anche la tragedia, c'è il romanticismo, il dramma e il fantasy. E' un libro che ha tante sfumature, un po' come è la vita. Racconta la storia di due amici che ogni lunedì sera si ritrovano nello stesso locale: un 'rito' ossessivo. Diventano così osservatori di una varia umanità, di un'atmosfera che oggi appare lontana". A parlare è Gian Marco Merlo, giornalista e scrittore. “La felicità è scorretta” – che ha inaugurato la collana Satyricon della casa editrice Daimon Edizioni – è il suo primo romanzo. Un libro divertente, intelligente e, a tratti, politicamente scorretto ambientato a fine anni ’90. Protagonisti due amici e un appuntamento fisso: ogni lunedì sera, alla stessa ora, nello stesso locale romano. Il tavolo “uno” diventa l’osservatorio della varia umanità di un quartiere della Capitale. I clienti entrano ed escono, mangiano e bevono. Parlano, si conoscono. Va in scena il teatro dell’assurdo. Si consumano, litigi, amicizie e affinità. Tra quelle mura, che odorano di birra e nostalgia, si organizza perfino un matrimonio con un’ospite di eccezione, la conduttrice Marta Flavi – autrice della prefazione – ma soprattutto musa di uno degli scatenati protagonisti di questo romanzo comico. Una carrellata di personaggi in bilico tra la poetica romanità di Pasolini e il tragico mondo di Fantozzi. "Se avete voglia di ridere e riflettere ve lo consiglio" dice l'autore a 9Colonne. (Gil)



VIRITÀ, FEMMINILE SINGOLARE-PLURALE” DI GIUSY SCIACCA

 

È disponibile in libreria e negli store online “Virità, femminile singolare-plurale” di Giusy Sciacca pubblicato da Edizioni Kalós. Il libro è un percorso di ricerca dalla Sicilia verso l’universalità della storia mediterranea attraverso la narrazione del femminile. Per questo “Virità, femminile singolare-plurale” non è rivolto solo alle donne o solo ai siciliani, ma va oltre i confini regionali. Nei racconti delle protagoniste - da Aretusa, Santa Lucia, Cleopatra di Sicilia, Damarete di Agrigento a Peppa la Cannoniera e a molte altre più e meno note - si leggerà della storia e del patrimonio culturale che appartengono all’Italia intera e oltre. “Virità, femminile singolare-plurale” è un viaggio per tutti attraverso la stratificazione storica della Sicilia, ma è anche un ardito esperimento. Lo è anche a livello linguistico per cercare di rendere in una forma moderna l’anima delle donne nel rispetto del loro contesto di appartenenza. Da un racconto all’altro si parla in greco, latino, arabo, ebraico fino all’arbëreshe e si respirano ancora altre lingue come lo spagnolo e il francese. O in un siciliano impregnato di suoni e parole di origine lontana. “Il titolo e il sottotitolo racchiudono tutto il senso di questo progetto: un termine siciliano femminile singolare e plurale. Niente di più chiaro. La stessa virità può essere parziale, relativa. Appartiene a una e a molte, ognuna è certa di averne almeno una» - spiega l'autrice - «Siano state esse regnanti, nobili o schiave e popolane, criminali o eretiche, donne di scienza e artiste, hanno vissuto da protagoniste più di quanto spesso la storia o la letteratura abbia reso loro merito perché viziate da misoginia atavica, di frequente tanto interiorizzata da non essere percepita. A queste si aggiungono le nostre sante e le ninfe dalle quali spesso i riti religiosi provengono”. Questo volume non ha il solo proposito di ricordare queste donne, ma si propone una sfida audace. Vuole dare loro voce una volta per tutte. Non una catalogazione dunque, ma racconti intimi ed emozioni autentiche, o plausibili, narrate in prima persona. La coscienza delle donne, siciliane e non, è qui. “Delle protagoniste ho cercato di interpretare il sentire, ciò che non hanno detto o non è stato sufficientemente ascoltato. Non hanno mai parlato così o non era stato permesso loro di parlare in alcuni precisi momenti. Adesso, sì”, conclude la scrittrice.

 

“UN ATTIMO DI RESPIRO” DI DANIELA FEROLLA

 

“Un attimo di respiro” è quel minuto, quel segmento della nostra giornata, in cui dovremmo avere come unico obiettivo quello di riconciliarci con noi stessi, attraverso lo sport, la meditazione, un po’ di giardinaggio o una semplice passeggiata lontani dalla città, immergendoci nella natura o nella storia di un borgo antico capace di riportarci indietro nel tempo. Perché per vivere in armonia con il mondo che ci circonda è prima di tutto necessario vivere in armonia con il nostro corpo e con la nostra mente, prendercene cura e imparare a rispettarne le esigenze. In questo libro, che prende spunto dal suo programma “Linea Verde Life”, Daniela Ferolla raccoglie come in un diario di viaggio tutte le buone pratiche che ha avuto il privilegio di scoprire e approfondire, raccontando ai suoi lettori le storie che porta nel cuore e offrendo loro i propri suggerimenti per nutrirsi in modo più sano, mantenersi in forma e ristabilire un contatto profondo con il nostro meraviglioso pianeta.

“Un attimo di respiro”, edito da Rai Libri, è in vendita nelle librerie e negli store digitali da giovedì 15 aprile. Daniela Ferolla (1984) è giornalista e conduttrice televisiva. Nel 2001 ha vinto il titolo di Miss Italia, e da allora la sua carriera non si è mai fermata: dalla partecipazione alle serie Tv Orgoglio e Don Matteo, alla conduzione di programmi sulla moda in onda su Rai 5, fino al ruolo di inviata di “Uno mattina” e “La vita in diretta”. Dal 2014 al 2019 ha condotto “Linea verde”, e dal 2019 conduce con Marcello Masi “Linea Verde Life” in onda il sabato su Rai 1.

 

 

 

 

 

“CHI SONO? IO. LE ALTRE. E GLI ALTRI” DI DANIELE GRASSUCCI E FEDERICO TADDIA

 

 Più di cento domande fatte a oltre 30 mila ragazze e ragazzi di oggi con infografiche chiare e  bellissime illustrazioni. Per raccogliere idee, opinioni e punti di vista su amore e passioni, futuro e felicità, corpo e amicizia, rabbia e paura e tutto quello che colora e coinvolge le vite di ognuno di loro. Il sorprendente selfie della Generazione Z, quella degli adolescenti contemporanei, senza filtri e senza ritocchi. Uno specchio in cui potranno guardarsi, per scoprire se stessi e capire un po’ meglio le altre e gli altri. Tutto questo è “Chi sono? Io. Le altre. E gli altri” di Daniele Grassucci e Federico Taddia (illustrazioni di Antonio Zeoli e Roberto La Forgia), in uscita il 4 maggio per De Agostini. Daniele Grassucci è considerato uno dei maggiori conoscitori del mondo della scuola e degli under 18 nel nostro Paese. È direttore di Skuola.net, che ha fondato nel lontano 2000 assieme a Matteo Sbardella, quando entrambi erano ancora liceali. Federico Taddia è giornalista, scrittore e divulgatore, da sempre attento osservatore e narratore del mondo giovanile. Autore e conduttore di programmi per la radio e la TV (Rai Scuola, Radio24, DeAKids), collabora con La Stampa e con varie testate per ragazzi, tra cui Topolino.

 

“LA BAMBINA PAGANA” DI ILARIA TUTI

 

“La bambina pagana”, (già Premio Gran Giallo Città di Cattolica 2014), firmato da Ilaria Tuti, diventa un fumetto. L'incontro tra la voce della regina del thriller italiano e la matita di Ivano Granato, hanno dato vita al terzo titolo di Tempesta, la prima collana in Italia interamente dedicata al Graphic Thriller. Targata Round Robin e curata da Mirko Zilahy, Tempesta raccoglie l’eredità del romanzo di genere per fonderla con la tradizione italiana del fumetto mystery. "La bambina pagana" sarà in tutte le librerie a partire dal 22 aprile. Ilaria Tuti ci porta a Venzone, un paesino antico all’incrocio tra due valli, a pochi passi dalla Slovenia. E' lì che viene ritrovato il corpo di una bambina, adagiato sul sagrato del Duomo. Il corpo è rannicchiato in posizione fetale, le mani strette al petto e i piedi incrociati come a cercare un’ultima traccia di calore. I resti sono ben conservati, ma il decesso non è avvenuto in tempi recenti. Si tratta inequivocabilmente di una mummia. Un particolare che potrebbe apparire bizzarro in altri luoghi, ma non a Venzone, conosciuto da tutti come il paese delle mummie... Questo, l’inizio travolgente del fumetto che rappresenta per Ilaria Tuti, l'esordio nel graphic thriller e nel mondo dell’arte sequenziale.

(© 9Colonne - citare la fonte)