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“Gli italiani che hanno fatto l’America” al Festival delle Spartenze

“Gli italiani che hanno fatto l’America” al Festival delle Spartenze

“Sono particolarmente contenta che il festival che seguo da tempo si occupi anche della cultura italiana negli Stati Uniti”. Lo ha dichiarato Fucsia Nissoli, deputata di Forza Italia eletta nella Circoscrizione Estero-America settentrionale e centrale, in un video messaggio inviato all’evento “Il ritorno degli italiani che hanno fatto l’America”, organizzato dal Festival delle Spartenze. L’incontro si è tenuto il 24 novembre presso la Casa del Cinema di Roma e ha rappresentato la seconda tappa dell’edizione 2021 del Festival. Il tema centrale è stato l’analisi degli italiani in America e del loro contributo nella costruzione degli Stati Uniti, con un focus specifico sul ruolo che l’italianità ha avuto nel cinema e nella musica americana. “Il cinema diventa metafora di quella che è stata l’importanza e l’influenza degli italiani in America” ha spiegato Giuseppe Sommario, direttore del Festival delle Spartenze. “Il cinema ha raccontato un’Italia che si è fatta apprezzare, evidenziando la grande carica umana che ci appartiene. Il lavoro culturale dei tanti artisti provenienti dall’Italia o con origini italiane ha influenzato molto il cinema americano, costruendo una buona immagine dell’Italia e degli italiani, oltre i soliti stereotipi e pregiudizi” ha commentato Nissoli nel corso del suo video-intervento. È stata proprio la relazione tra stereotipi/pregiudizi e cinema ad essere stata centrale nella prima parte dell’incontro, che ha visto la partecipazione di Anthony Tamburri (esperto di italiani in America), Giuliana Muscio (storica del cinema), Fabio Rossi (professore e linguista). È poi intervenuto Luigi Scaglione, presidente del centro Studi Lucani nel mondo, per parlare dell’attore Robert Vignola e del documentario a lui dedicato (opera sostenuta dalla regione Basilicata).

Nella seconda parte dell’evento sono state analizzate due realtà museali, una americana e una italiana, grazie al contributo di Marianna Gatto (direttrice esecutiva dell’Italian American Museum of Los Angeles) e di Luigi Petruzzellis (responsabile del Museo dell’emigrazione marchigiana). È infine intervenuto il Ministro Plenipotenziario Luigi Maria Vignali, Direttore Generale per gli Italiani all’estero e le politiche migratorie: “Il festival delle Spartenze è un appuntamento sempre più autorevole nel panorama degli italiani all’estero per raccontare storie del passato, ma anche del presente, di italiani che ancor oggi vanno all’estero” ha dichiarato. Riguardo i connazionali che nel corso degli anni hanno costruito l’America, “Enrico Caruso occupa un posto d’eccezione” ha commentato Vignali. Il direttore generale degli Italiani all’estero della Farnesina ha quindi presentato, insieme alla regista Giuliana Muscio, il documentario The greatest singer in the world: “una testimonianza doverosa del Caruso italiano all’estero, dell’uomo che ha saputo cambiare molti paradigmi musicali e non solo, anche molti luoghi comuni degli italiani” ha commentato Vignali. Una questione sulla quale si è poi soffermato Vignali è stata la circolarità del processo di migrazione: “La migrazione non deve essere solo in linea retta. Noi dobbiamo puntare a una migrazione circolare, a recuperare i tanti talenti che vanno all’estero, arricchiti di un patrimonio culturale affettivo, linguistico, emozionale e professionale di questi anni all’estero, per reinvestirli nel nostro paese” ha dichiarato. Negli ultimi minuti dell’evento, è stato assegnato il Premio Spartenze 2021 alla deputata Fucsia Nissoli. (vap - 25 nov)

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