Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Il genio artistico di Andy Warhol rivive a Napoli

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

Il genio artistico di Andy Warhol rivive a Napoli

Al Palazzo delle Arti di Napoli, dal 16 aprile al 31 luglio, sarà aperta al pubblico la mostra Andy is back, prodotta da Navigare srl e curata da Edoardo Falcioni per Art Motors con il patrocinio del Comune di Napoli, che propone un’esposizione ricca di oltre 130 tra disegni, oggetti autografati, serigrafie, fotografie, provenienti da collezioni private, oltre alla ricostruzione della celebre Silver Factory newyorkese. La mostra antologica allestita al PAN, in via dei Mille, presenterà un percorso suddiviso per aree tematiche, per approfondire l’intensa attività del poliedrico padre della Pop Art in diversi ambiti: dall’arte alla moda, dalla musica al cinema, dalla fotografia all’editoria. L’esposizione ricreerà le atmosfere degli anni ’50, ’60, ’70 e ’80, tracciando la storia delle intuizioni e dei progetti dell’artista, anticipatore di importanti fenomeni culturali e artistici e di cui, 35 anni dopo la sua morte, è ancora forte l’eco. Accanto a serigrafie, litografie, copertine di riviste e vinili, oggetti di culto autografati e fotografie, mai o raramente esposte al pubblico prima di questa mostra, Andy is back presenterà anche la ricostruzione in dimensioni reali della celebre Silver Factory. Era questo, infatti, il cuore pulsante della vita e del percorso artistico di Warhol, attorno al quale, nella New York negli anni ’60, gravitarono tantissimi personaggi dello star system, della moda, artisti, musicisti, attori entrati poi nel mito. La mostra vuole essere, sin dal titolo, anche un omaggio al passionale rapporto che legò l’artista americano alla città di Napoli in cui torna e dove, grazie alla collaborazione con il gallerista Lucio Amelio, soggiornò in diverse occasioni cogliendone l’energia esuberante e traboccante, pienamente raffigurata nella celebre produzione di dipinti e serigrafie dedicata al Vesuvio, realizzata negli anni ’80. (red)

SENIGALLIA DIVENTA “CITTA’ DELLA FOTOGRAFIA”

A partire dal 14 aprile verranno inaugurate due mostre di fotografia a Senigallia: "Claudio Gobbi, an Atlas of Persistence", a cura di Francesca Fabiani, avrà luogo presso la Rocca Roveresca di Senigallia fino al 28 agosto; "Roger Ballen, The Place of the Upside Down", a cura di Massimo Minini, verrà invece allestita nella doppia sede di Palazzo del Duca e Palazzetto Baviera, spazi espositivi del comune di Senigallia, fino al 2 ottobre. La mostra proposta alla Rocca è frutto della collaborazione tra due Istituti del Ministero della Cultura: l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, diretto dall’architetto Carlo Birrozzi, e la Direzione Regionale Musei Marche, guidata dal direttore Luigi Gallo, mentre la mostra allestita a Palazzo del Duca e Palazzetto Baviera è stata organizzata dal comune di Senigallia in collaborazione con la Galleria Massimo Minini e la Cassa di Risparmio di Jesi. I tre edifici storici, che si affacciano in Piazza Del Duca, uniti nel Circuito Museale di Senigallia, suggellano così una collaborazione virtuosa tra istituti locali e nazionali che omaggiano Senigallia, "Città della Fotografia".
(gci)

"NARCISO. IMMAGINI E RIFLESSI" A GARDONE RIVIERA (BS)
“Narciso. immagini di riflessi” è il titolo della mostra fotografica di Ortensio Zecchino in programma fino all’11 settembre al Vittoriale a Gardone Riviera (BS), presso il ricovero del MAS 96, inaugurata lo scorso 12 marzo in occasione dell’evento che il presidente del Vittoriale, Giordano Bruno Guerri, ha voluto titolare “Forme uniche di continuità nel tempo”. La mostra è promossa dalla Fondazione il Vittoriale degli Italiani e da Il Cigno GG Edizioni di Roma, con la collaborazione di Villaggio Globale International e la partecipazione di Le 2ue Culture e Fondazione Biogem. Per l'occasione sono stati esposti 60 scatti di Ortensio Zecchino, che fissano immagini riflesse di città e luoghi sdoppiati, sfumati, evanescenti e distorti.
(gci)

DAVID LACHAPELLE A MILANO DAL 22 APRILE

Dal 22 aprile all'11 settembre il MUDEC - Museo delle Culture di Milano ospiterà la mostra “David LaChapelle. I Believe in Miracles”, prodotta da 24 Ore Cultura - Gruppo 24 Ore, promossa dal comune di Milano-Cultura, in partnership con lo Studio LaChapelle e curata da Denis Curti e Reiner Opoku. La conferenza stampa di presentazione per i giornalisti si svolgerà il 21 aprile alle ore 11.00 presso l’Auditorium del MUDEC, alla presenza dell’artista e dei due curatori della mostra. L'esposizione, che presenta oltre 90 opere tra grandi formati, installazioni site specific e nuove produzioni provenienti direttamente dallo studio di David LaChapelle, è il risultato di un percorso di ricerca artistica che dura da una vita e che racconta un David LaChapelle inedito e, per certi versi, inaspettato. Con questo nuovo progetto, il Museo delle Culture ospita un percorso espositivo che mette al centro uno sguardo critico sull’animo umano, fatto di gioie, dolori, solitudini, passioni, insicurezze e ideali.
(gci)

LA "MADONNA DELLE ROSE" DI TIZIANO DAGLI UFFIZI A MIRAMARE

Il Museo di Miramare di Trieste e le Gallerie degli Uffizi di Firenze presentano l'esposizione del dipinto di Tiziano “La Madonna delle Rose” nella Sala Progetti del Museo di Miramare dallo scorso 20 marzo fino al 19 giugno, grazie a un prestito del complesso museale fiorentino, nella mostra "Dagli Uffizi a Miramare. La Madonna delle Rose di Tiziano e le collezioni degli Asburgo tra Vienna e Firenze" curata da Alice Cavinato, Fabio Tonzar e Andreina Contessa, direttrice del Museo storico di Miramare. Oltre al capolavoro del Rinascimento, l'esposizione comprende anche un esemplare del Theatrum Pictorium di David Teniers del 1660, al cui interno si trova un’incisione tratta dal dipinto, per illustrare la collezione di Leopoldo Guglielmo e il suo catalogo illustrato. In mostra anche due ritratti, di Leopoldo I e di Francesco II, che fanno parte della quadreria del Museo di Miramare. “Il primo elemento che avvicina Miramare e gli Uffizi è rappresentato dalla famiglia degli Asburgo - ha detto il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt nel corso della presentazione che si è svolta nella Sala del Trono del Castello - il secondo è invece il giardino, che impreziosisce entrambe le istituzioni museali. È in questo contesto, ammirando la fioritura delle rose nella scorsa primavera nel Parco di Miramare, che è maturata l’idea del prestito di Tiziano, un’opera preziosa che è inserita stabilmente nel percorso di visita degli Uffizi. L’opera di Tiziano è l’ultima giunta a Firenze non grazie al collezionismo dei Medici o Della Rovere ma grazie a uno scambio avvenuto alla fine del Settecento tra le collezioni viennesi. Da oggi i visitatori di Miramare potranno apprezzare le vere rose del Parco e le rose di Tiziano nel Museo”.
(gci)

A ROMA IL "SAN FRANCESCO CONTEMPLA UN TESCHIO" DI ZURBARAN

Dallo scorso 16 marzo fino al 15 maggio la Sala Santa Petronilla dei Musei Capitolini di Roma ospita per la prima volta nella capitale italiana “San Francesco contempla un teschio” del pittore spagnolo Francisco de Zurbaran (1598-1664), all'interno della mostra "Zurbarán a Roma. Il San Francesco del Saint Louis Art Museum tra Caravaggio e Velázquez", frutto di un prestito da parte del Saint Louis Art Museum. Il progetto espositivo è promosso da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali ed è curato da Federica Papi e Claudio Parisi Presicce con organizzazione di Zètema Progetto Cultura. La scelta di allestire l’opera nella Sala Santa Petronilla la pone idealmente in dialogo sia con le due tele di Caravaggio in essa presenti, la "Buona Ventura" e il "San Giovanni Battista", sia con il "Ritratto di Juan de Córdoba" di Diego Velázquez: quattro capolavori eseguiti nell’arco di circa cinquant’anni, il cui accostamento offre una riflessione sull’arte dei tre protagonisti della pittura seicentesca.
(gci)

(© 9Colonne - citare la fonte)