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TURISMO DELLE RADICI

In Basilicata tra
i vicoli di Tursi

In Basilicata tra <br> i vicoli di Tursi

Borgo collinare a poca distanza dal mare, Tursi è una perla della provincia di Matera e luogo natale del poeta dialettale Albino Pierro. Le notizie circa le origini di Tursi sono molto scarse, anche se scavi archeologici eseguiti nei siti di Valle Soriano hanno accertato l'esistenza di insediamenti risalenti alla prima Età del Ferro e della preistorica Pandosia, città degli Enotri. Secondo gli storici locali, Tursi venne fondata dopo il 410 dai goti, i quali, dopo aver distrutto la preesistente città di Anglona, avrebbero costruito un castello attorno al quale si rifugiarono i fuggiaschi di Anglona. Intorno all'850 i saraceni riuscirono a conquistare il Metapontino e anche Tursi. La loro impronta è presente nel dialetto, negli usi e costumi e nelle case della Rabatana, quartiere che dalla loro lingua deriva il proprio nome, nonostante nell'890 furono cacciati dai bizantini. Nel 968 Tursi divenne sede di Diocesi con Cattedra Vescovile e capoluogo del Thema di Lucania, che confinava con quello di Longobardia e di Calabria. Normanni, svevi e angioini contribuirono alla crescita di Tursi. Una crescita dimostrata ancora oggi dai luoghi di interesse turistico nel suo territorio. La visita ha inizio nella Rabatana, circondata per ogni lato da profondi e inaccessibili burroni che costituiscono il fantastico mondo delle "Jaramme" di Albino Pierro. La gradinata che porta alla Rabatana è una ripida strada che si estende per oltre duecento metri di lunghezza. La "petrizze", così viene detta in dialetto, poggia su un costone di timpa e all’origine era un selciato a gradini di pietre calcari. Tra gli edifici religiosi, invece, spiccano: la Chiesa di Santa Maria Maggiore in Rabatana del X-XI secolo (con una cripta ancora più antica); il Santuario Santa Maria di Anglona, monumento nazionale dal 1931 la cui attuale struttura viene datata tra XI e XII secolo e costituisce l’ampliamento di una prima chiesa del VII-VIII secolo; e la Cattedrale SS. Annunziata, eretta nel XV secolo ampliando una chiesa preesistente. Del castello gotico costruito nel V secolo, invece, sono visibili i resti e alcuni cunicoli sotterranei rimasti intatti. Per tradizione si crede all’esistenza di un cunicolo tra la chiesa della Rabatana e il Castello che nei tempi antichi consentiva ai Signori di recarsi indisturbati in chiesa. Menzione speciale per la casa della famiglia Pierro, in piazza Plebiscito, che Albino Pierro ha chiamato "u paazze", a significare per lui la casa grande dove riceveva i suoi amici d’infanzia. Molte tradizioni tursitane si rifanno ad avvenimenti religiosi: la più conosciuta è la Festa della Madonna di Anglona ogni 8 settembre; la domenica dopo Pasqua, invece, la statua settecentesca che raffigura la Madonna viene portata a spalla dal santuario di Anglona alla cattedrale dell'Annunziata di Tursi e il 1º maggio nel tragitto inverso; il 26 maggio ricade la festa patronale dedicata a San Filippo Neri; la sera del 18 marzo è tradizione bruciare le frasche nell'evento "u umnnàrie" riferito al falò di San Giuseppe; nel periodo natalizio, infine, viene allestito il presepe vivente tra i vicoli del rione Rabatana. Tutte occasioni perfette per assaggiare i piatti della cucina tipica, influenzati dalla povertà e dalla vita contadina. Molti panifici locali fanno ancora il pane casereccio e per questo troviamo "a pitta" (una specie di ruota piana), "u piccillète" (ciambellone bianco a forma di volante) e la focaccia "a caccallèt". Da assaggiare anche i peperoni cruschi, i maccheroni lavorati col ferro a sezione quadrata, i cavatelli, la 'nduja, gli involtini di interiora, cicoria e fave, minestra di finocchi e fagioli, zuppa di lumache e insalata d'arance. Sapori che arricchiranno l'esperienza di ogni viaggiatore.
COME ARRIVARE: L'aeroporto più vicino è quello di Bari. La stazione ferroviaria di riferimento è quella di Sibari Cassano all'Ionio (55 km), dalla quale si prosegue in bus. In automobile da Roma: seguire A1/E45, A30 e E45 in direzione di SS 653 a Lauria, prendere l'uscita Lauria Nord da E45, continuare su SS 653, guidare in direzione Tursi.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Da vedere il borgo di Nova Siri con le sue Cascate di Zagaria. Da vedere anche le Vasche di Sant'Alessio. Andando verso il mare, vale la pena vedere Policoro.
http://www.comune.tursi.mt.it/infocitta/storia_tradizioni/index.htm

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